Torna lo spray in discoteca Corinaldo è l'indagine-guida

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Lunedì 23 Settembre 2019, 05:04
L'ALLARME
ANCONA Non bastano i sei morti di Corinaldo, non serve a farli smettere nemmeno i sette arresti di inizio agosto, che ancora tengono in carcere la banda di balordi della Banda Modenese accusati di aver provocato la strage della Lanterna Azzurra scatenando il caos per strappare qualche catenina d'oro dal collo dei fuggitivi. Tornano a colpire gli scellerati che spruzzano gas al peperoncino nelle discoteche, confermando lo scenario di una competizione tra gang di rapinatori allo spray che si spartiscono il territorio, fatto emergere dall'inchiesta dei carabinieri del Reparto operativo di Ancona sui fatti di Corinaldo. È successo l'altra notte all'Hollywood di Milano, locale cult della movida, dove intorno alle 2 e 30 due persone hanno spruzzato lo spray e sono scappate, scatenando il panico. Nella discoteca, dove si teneva un evento della settimana milanese della moda, la folla si è diretta verso le uscite e nella calca due persone sono rimaste contuse e altre due intossicate.
Quantità modesta
Per fortuna la quantità dello spray spruzzata era modesta, tanto che un'ora dopo la discoteca è stata riaperta. Non si sa ancora se lo spray sia stato spruzzato dai due, ora ricercati, per strappare catenine, o come strumento di difesa durante una rissa. Ma già altre volte all'Hollywood di Milano c'erano stati furti e rapine. E in un'occasione compare nel locale alla moda della movida milanese anche uno dei sei presunti rapinatori detenuti per la strage di Corinaldo. Si tratta di Souhaib Haddada, che nella notte tra il 20 e il 21 aprile scorso viene tracciato - grazie alle intercettazioni e alla localizzazione dei cellulari - proprio nella discoteca milanese di corso Como. Lo cita l'ordinanza del gip Carlo Cimini nella parte in cui elenca le 77 trasferte accertate della banda dei modenesi in luoghi in cui sono stati commessi furti o in locali in cui è stato fatto uso di spray al peperoncino. Si tratta soprattutto di località del centro-nord, una decina proprio in Lombardia e almeno tre a Milano. Quella notte d'aprile all'Hollywood viene riscontrata la consumazione di furti e non è un caso che il giorno dopo Haddada contatti Andrea Balugani, titolare di un Compro Oro a Castelfranco Emilia, il presunto ricettatore della banda. Scontato che ora i carabinieri di Milano, se venisse confermata l'ipotesi di una rapina allo spray, chiederanno di attingere dal prezioso materiale d'indagine raccolto dal Reparto operativo di Ancona per ricostruire i movimenti di altre bande
Le intercettazioni
Perché l'indagine di Ancona, in quattro mesi di intercettazioni telefoniche e ambientali, ha ricostruito anche la geografia delle batterie si spartivano i territori per le rapine in discoteca. I quattro blitz dei modenesi nelle Marche derivano ad esempio «dal fatto - si legge nell'ordinanza - che gli indagati ritengono di avere una sorta di competenza territoriale di operatività criminale, in concorrenza con analoghe organizzazioni, che battono le stesse zone (i genovesi e i torinesi)». I modenesi a volte «si sono ritrovati ad agire contemporaneamente ad altre bande rivali negli stessi locali. Quando un altro gruppo invade il loro campo il sodalizio agisce unanime in senso ritorsivo, anche facendo ricorso allo spray urticante, utilizzato per sottrarre il provento delle rapine al gruppo rivale». Ma era anche emerso che alcuni componenti delle bande nemiche si seguivano a vicenda attraverso i social network, canali usati per spiare, attraverso foto e commenti, i movimenti degli altri.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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