L'ex pista di minimoto è il rifugio dei clochard

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Venerdì 20 Luglio 2018, 05:04
IL RIFUGIO
ANCONA I casottini sono diventati abitazioni di fortuna per gente che un tetto non ce l'ha. I cespugli che inghiottono l'asfalto, dove un tempo sfrecciavano appassionati e aspiranti campioncini su due ruote, sono invasi di rifiuti. C'è sporcizia ovunque e l'aria è permeata da un insopportabile odore nauseabondo.
La trasformazione
Dalle lamiere incandescenti spuntano coperte, stoviglie, materassi. Chi vi abita, ha pensato a tutto, anche ad arredare questo hotel a zero stelle con tendine in grado di oscurare la vista ai curiosi. L'ex pista di minimoto di Posatora è diventata terra di conquista per clochard. S'accampano di notte, spariscono di giorno per sparpagliarsi nelle vie della città, a caccia di elemosina. Eppure un tempo su questa lingua d'asfalto nel verde si divertivano giovani e non, in sella alle due ruote, veloci come schegge. S'inseguivano nelle tortuose curve di un kartodromo che era frequentatissimo. Era un vanto del quartiere, su cui ha sventolato all'improvviso la bandiera a scacchi quando è morto il titolare della struttura, che è tornata in mano al Comune e da allora è finita nell'oblio.
L'epilogo
Un triste epilogo per un gioiellino che poi è stato trasformato in un alloggio di fortuna per homeless e in uno sfogatoio per baby vandali che si sono divertiti a distruggere tutto. E pensare che proprio di fronte a questo esempio di degrado sorge il Centro di raccolta di Anconambiente, inaugurato due anni fa, mentre a due passi c'è la sede del circolo Belvedere, punto di riferimento del quartiere di Posatora. Chi ha occupato questo luogo dell'orrore non ha usato maniere delicate: la rete di recinzione è stata divelta, come anche le lamiere dei casottini - un tempo adibiti a magazzini, biglietteria e servizi igienici - tagliate con violenza per sistemarvi all'interno materassi, piatti e coperte. Pneumatici abbandonati sono divenuti cestini dell'immondizia o portavivande posizionati all'ombra. Cartoni di vino, bottiglie di plastica e rifiuti d'ogni genere sono stati gettati nel verde. Grazie alla segnalazione di un residente, la situazione ora è monitorata dal Comune. «Qualche giorno fa siamo intervenuti per un sopralluogo con i nostri tecnici e il personale di Anconambiente per improntare un progetto di demolizione dei container»spiega l'assessore Stefano Foresi.
L'intervento
«So che la polizia ha allontanato un paio di abusivi - aggiunge Foresi - Abbiamo cominciato a valutare il recupero della struttura, che considero doveroso: potremmo ricreare la pista per promuovere l'educazione stradale nelle scuole, consentendo agli studenti di svolgere attività pratica, ma ci sono anche altre idee, ad esempio si potrebbe realizzare una pista di pattinaggio o di skateboard. Ogni decisione verrà presa solo dopo un confronto con il quartiere». Egildo Messi, presidente dei comitati Posatora Nostra e Frana Contro, lancia un monito: «Se si pensa di ripristinare la pista, allora che la si gestisca bene - dice - E' inutile spendere soldi per qualcosa che poi non si riesce a curare. Ecco perché ho suggerito un'idea: trasformare l'ex pista in un parcheggio per camper, in modo da liberare il piazzale sottostante dai caravan e creare più posti auto, visto che il parco d'estate è frequentatissimo».
Stefano Rispoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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