L'EPIDEMIA
ANCONA Dopo 91 giorni passati a contare i nuovi contagiati dal Coronavirus,

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Giovedì 28 Maggio 2020, 05:04
L'EPIDEMIA
ANCONA Dopo 91 giorni passati a contare i nuovi contagiati dal Coronavirus, con picchi dopo metà marzo anche di 268 positivi in 24 ore, le Marche atterrano finalmente sul morbido di una quota zero tanto attesa, al punto che il governatore Ceriscioli anticipa anche il bollettino del Gores per comunicare il traguardo parziale raggiunto dopo tanti giorni. «Buona giornata a tutti - scriveva sui social ieri alle 10 del mattino il presidente - cominciamo con la migliore notizia che aspettavamo da mesi: oggi nelle Marche abbiamo zero, ripeto zero positivi su 1.250 analizzati nelle ultime 24 ore».
Non succedeva dal 24 febbraio, ultimo giorno dell'era pre-Covid nelle Marche, quando i tamponi processati erano stati appena 14 in una settimana di test sporadici. All'indomani, poche ore dopo l'ordinanza firmata da Ceriscioli per chiudere le scuole e vietare manifestazioni pubbliche senza sapere di avere già il nemico in casa (Palazzo di Chigi la impugnerà al Tar, che deciderà a gennaio 2021) arrivava la conferma della positività del paziente-1 marchigiano, un giovane tecnico del Pesarese che s'era infettato lavorando vicino a Codogno.
Dietro la Lombardia
Da allora sono trascorsi tre mesi di passione, con la curva dei contagi che all'inizio di marzo sembrava seguire quella della Lombardia e le infezioni a grappoli soprattutto nella provincia di Pesaro Urbino, inserita già l'8 marzo tra le zone rosse di Italia, insieme alla Lombardia e ad altri territori del Nord investiti dall'onda di piena del Coronavirus.
Sembrava uno tsunami, con progressione geometrica di casi e malati che a fine marzo aveva toccato il culmine dei ricoverati nei 14 ospedali Covid delle Marche, 1.168 in tutto, 169 dei quali in rianimazione, su 170 posti disponibili per le terapie intensive. Poi l'epidemia ha iniziato a frenare, per l'effetto della clausura forzata. Fino alla svolta del 7 aprile, quando per la prima volta il totale dei positivi attuali (i marchigiani con un'infezione ancora attiva, tra ricoverati e in isolamento domiciliare) ha iniziato a scendere dopo aver superato quota 3.700. Un faticosa discesa verso la quota zero lastricata per altro di quasi mille croci: ieri le vittime del Coronavirus sono salite a 997, con il decesso di un 98enne di Recanati all'ospedale di Macerata.
I casi positivi invece restano fermi ai 6.718 già registrati l'altro ieri. Ieri 0 contagi su 892 primi tamponi, ai quali se ne sommano più di 350 del percorso guariti. Un percorso netto, quelle Marche, per altro in controtendenza rispetto alla media nazionale, che ieri ha fatto segnare un rialzo, con aumento giornaliero dello 0,3% di casi positivi. Ma né all'Osservatorio epidemiologico della Regione né al Gores Marche, il tavolo tecnico che segue l'emergenza Coronavirus da gennaio, nessuno viene sfiorato dal pensiero di considerare la partita ormai chiusa.
Seguire le tracce
Piuttosto ci si concentra nell'affinare sempre di più gli strumenti per monitorare il tracciato dei nuovi (rari) contagi e isolare in tempo reale i contatti a rischio, per spegnere sul nascere nuovi potenziali focolai. Sono previsti possibili rimbalzi nei contagi ed è ancora tutto da misurare l'effetto del secondo rilascio dal lockdown, quello dei 18 maggio, quando è tornata libertà di movimento sia pure con obbligo di distanza e mascherine. Per ora, a dieci giorni da questo secondo step della fase 2, non si hanno avvisaglie di un rialzo nemmeno nelle richieste di tamponi per casi sospetti. Ma visto il tempo di incubazione e i giorni che passano tra sintomo e tampone bisognerà aspettare l'inizio di giugno per misurare gli effetti della libertà ritrovata.
Il monitoraggio
Intanto però questo primo 0 nella casella dei positivi di giornata è il miglior biglietto da visita per presentarsi domani al terzo report del monitoraggio di Ministero della Salute e Istituto superiore della sanità sulla fase 2 nelle Regioni. L'indice di rischio attribuito a ciascuna sarà decisivo per la ripresa degli spostamenti tra una regione e l'altra prevista dal 3 giugno. Le Marche si presentano con le carte a posto. Non solo per l'indice di contagio Rt (già sceso la scorsa settimana a 0,48 e ancora in calo), ma anche per l'incidenza settimanale dei nuovi contagi e per il carico sulle strutture ospedaliere. I ricoveri per Covid sono scesi ieri a 103 (-4), 13 dei quali in rianimazione (sono iniziati i trasferimenti al Covid Center di Civitanova), diminuiscono i positivi in isolamento domiciliare (1.347, -121) e aumentano i dimessi-guariti (4.272, +125). Così prosegue la sua planata la curva dei positivi attuali, scesi ieri a 1.450 (-125), ai livelli di metà marzo, quando però l'epidemia galoppava, con oltre 200 casi al giorno.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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