I NUMERI
ANCONA Cinque nuovi casi di positività al Covid-19 in una giornata

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Mercoledì 20 Maggio 2020, 05:04
I NUMERI
ANCONA Cinque nuovi casi di positività al Covid-19 in una giornata intera di analisi di laboratorio. Come a fine febbraio, quando ancora il governatore Ceriscioli litigava con il Governo per tenere chiuse le scuole nelle Marche e in piazza del Papa ad Ancona o viale Trieste a Pesaro i giovani si accalcavano per l'aperitivo. Solo che allora, il giorno 28 di tre mesi fa, per pescare 5 tamponi infetti era bastato esaminarne 19 (uno su 4) mentre l'aggiornamento di ieri estrae i 5 casi positivi da un lotto di 680 test, uno su 140. L'ultimo aggiornamento del Gores Marche, relativo proprio alla giornata della tanto attesa fine della clausura, consegna una manciata di nuovi positivi che portano il totale nella nostra Regione, in quasi tre mesi di emergenza, a 6.683.
Distanza di sicurezza
Siamo tornati agli albori dell'epidemia, a quando ancora pochi si immaginavano che il virus avrebbe dilagato in tutta Italia. Anche per questo rimando ai corsi e ricorsi, ora che la clausura stretta è finita, sarà bene usare mille cautele e mantenere le distanze di sicurezza. Ma certo le Marche oggi, in questa emergenza sanitaria iniziata il 25 febbraio, hanno di nuovo in mano il proprio destino, dopo la lezione delle rianimazioni strapiene a fine marzo e il bagno di dolore dei 987 morti, soprattutto 80enni, la generazione sopravvissuta all'ultima guerra ma non al virus.
Il balzo in avanti
L'indice di contagio Rt, secondo quanto dichiarato ieri dal governatore Ceriscioli alla presentazione del nuovo sito per il turismo, sarebbe sceso addirittura a 0,17. Molti valori, non solo quello dei nuovi casi di contagio, sono tornati alla fase iniziale della curva. Il totale dei pazienti Covid ricoverati nelle Marche, ieri sceso a 161 (-12 rispetto a lunedì), non era così basso dall'8 marzo, quando in un sol giorno i contagiati ospedalizzati salirono da 151 a 183. Poi sono cresciuti fino al picco di 1.168 ricoveri del 29 marzo per poi calare e scendere in picchiata nel mese di maggio. Anche per i ricoveri in rianimazione, ieri stabili a 17, siamo tornati ai livelli di inizio epidemia, al 4 marzo, quando passarono da 14 a 19. La curva dei pazienti-Covid in terapia intensiva è salita fino al 31 marzo, quando i malati più gravi occupavano 169 dei 170 posti disponibili nelle rianimazioni allestite in 11 ospedali delle Marche per l'emergenza Coronavirus.
I positivi in isolamento domiciliare, malati che non hanno bisogno di cure ospedaliere, ieri sono tornati sono quota 2.000 (esattamente 1.967, -175 in un giorno), una soglia che era stata superata il 30 marzo, fino a toccare il picco di 2.937 il 10 maggio. Anche i positivi attuali, il totale dei marchigiani con un'infezione ancora attiva (ieri scesi a 2.128, -187 in un giorno) è regredito sotto i livelli del 22 marzo (2.244), dopo aver raggiunto il 7 aprile di 3.738 malati in corso d'infezione. Pure il dato delle mortalità negli ultimi giorni, dopo aver proposto giornate da ecatombe (35 morti il 31 marzo), è tornato ai livelli di inizio marzo con 2-3 decessi. O anche meno, come ieri, con una 94enne di Recanati ricoverata a Fermo unica vittima di giornata.
La fase cruciale
Le Marche sono entrate nel vivo della fase 2, dove si può uscire anche se con la mascherina e senza assembramenti, con una curva dell'epidemia praticamente piatta. Il dato di ieri, 5 nuovi contagi in tutte le Marche, segna un incremento giornaliero impercettibile, inferiore allo 0,1%, contro una media nazionale ieri dello 0,4. E neanche su lotto di test trascurabile, perché ai 680 primi tamponi analizzati (relativi a un singolo caso diagnosticato) se ne aggiungono altri 220 «eseguiti - spiega la Regione - nei percorsi dei guariti e degli esami sierologici».
Percorsi paralleli
Proprio la presenza parallela di più percorsi, nei giorni scorsi ha originato un'anomalia nei conteggi, subito rilevata dall'Osservatorio epidemiologico della Regione Marche e corretta dal Gores nel bollettino di ieri: erano stati inseriti pazienti appartenenti al percorso sierologico anziché alle nuove diagnosi. Si tratta di 9 soggetti, tutti della provincia di Ancona, positivi al sierologico e poi negativi al tampone, che dunque ieri sono stati depennati dalla contabilità ufficiale dei contagi. Così Ancona, che nell'ultima tornata di test ha avuto 2 positivi, scende nel calcolo aggiornato di 7 e passa a 1.860. Anche Pesaro Urbino sale di 2 (2.733), Macerata di 1 (1.106) mentre Fermo e Ascoli restano ferme rispettivamente a 458 e 290 casi positivi dall'inizio dell'epidemia.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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