di Andrea Taffi

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Mercoledì 25 Marzo 2020, 05:04
Patrizia Arnosti, la consulente tecnica di Guido Bertolaso, ha scelto. Il traghetto Af Claudia di Alberto Rossi può essere la soluzione giusta e due settimane per allestirla a ospedale mobile da 100 posti di terapia intensiva sono un tempo compatibile per realizzare lo stesso miracolo accaduto alla Fiera di Milano. L'ipotesi all'inizio impensabile nella strategia mobile per arrestare il Coronavirus con i suoi 6500 metri quadrati spalmati su sette ponti più uno sopraelevato, è quella giusta. Molto più allettante del PalaIndoor (3500 circa). Non ci sono solo gli spazi: «I gruppi elettrogeni che abbiamo a bordo dettaglia Alberto Rossi, l'armatore che per primo, dieci giorni fa, sul Corriere Adriatico l'aveva messa a disposizione - garantiscono una potenza necessaria per servire due comuni come Sirolo e Numana. E anche gli impianti di estrazione d'aria sono sufficienti».
La prospettiva futura
Per non parlare della prospettiva di offrire una struttura gioiello a chi ne avrà bisogno, in Italia come nel mondo. Solo al pensiero una cosa da stropicciarsi gli occhi, ma è un lusso che le Marche in questo momento non vogliono e non possono permettersi. «La nave potrebbe ormeggiare alle banchine 8, 16 o 19 dice il comandante della capitaneria, l'ammiraglio Moretti dipende dalle condizioni di uso. Dobbiamo garantire anche lo spazio alle navi che fanno le navi. Con spirito pratico e in attesa del confronto con l'Autorità portuale il posto c'è».
Il viaggio nella notte
Il traghetto Af Claudia ha viaggiato nella notte di ritorno da Bari: oggi sopralluogo a bordo per integrare tutto quello che serve. «Dottor Rossi - ha detto alle 18 la Arnosti all'armatore - la sua nave è quello che ci serve».
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