Bullismo e pornografia Caccia agli orchi in rete

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Lunedì 10 Febbraio 2020, 05:04
L'ALLARME
ANCONA Gli orchi che popolano la rete sono i medesimi che vagano per le nostre strade. Hanno solo cambiato modo di commettere gli stessi reati, approfittando della loro conoscenza della tecnologia e della scarsa consapevolezza delle loro vittime, in un mondo in cui la tecnologia ha abolito confini e accresciuto le capacità mimetiche dei malintenzionati. I più esposti sono i ragazzini, sia per l'elevato tempo di connessione, sia per l'ingenuità con cui frequentano i luoghi della rete. I reati di cui sono vittime vanno dal bullismo, ai ricatti sessuali, allo stalking.
I reati informatici
Ma non sono gli unici: i reati su Internet non risparmiamo gli anziani, al centro di truffe, così come nella realtà e persino gli imprenditori, i cui sistemi informatici, non sempre adeguatamente protetti, sono al centro di intrusioni di ladri di idee o più semplicemente di denaro. L'opera di prevenzione e contrasto ai crimini informatici ha un perno fondamentale nella polizia delle comunicazioni, articolazione della polizia, nata dalla antica polizia postale, che si è andata specializzando diventando un punto di riferimento internazionale. Internet non ha confini e il problema della sovranazionalità è spesso un ostacolo alla riuscita delle indagini: da qui la connessione della polizia con i più importanti network internazionali di sicurezza. A guidare la polizia delle comunicazioni delle Marche è il primo dirigente Cinzia Grucci. È con lei che si può tracciare un bilancio dell'attività alla vigilia dell'Internet safer day che si celebra domani con molte iniziative anche nelle Marche.
I numeri
Nel corso del 2019 sono stati trattati 177 casi di reati contro i minori di cui 11 casi di adescamento, 166 casi di reati a sfondo sessuale o contro l'immagine dei minori, 38 casi di cyberbullismo e di aggressione nei confronti di minori. Indagate 54 persone. Le Marche sono state tra l'altro lambite dall'operazione Furia ceca che ha consentito di individuare l'autore di diversi e diversificati reati di stampo sessuale a danno di ragazzine minorenni. L'operazione è partita dalla Repubblica Ceca ed ha seguito gli spostamenti fisici dell'autore che ha percorso anche il nostro territorio. L'indagato, un pakistano tutt'ora in carcere, ha commesso le più diverse tipologie di reato di stampo sessuale a danno di ragazzine minorenni. Sono 71 le vittime in corso di identificazione, di cui 14 italiane e 57 straniere.
I fenomeni emergenti
Tra le insidie, Grucci segnala un fenomeno individuato a livello nazionale ma non evidenziatosi nella nostra regione: si tratta degli stickers, che consiste nella condivisione, sulle piattaforme di messaggistica istantanea, di adesivi digitali gratuiti, a contenuto offensivo, violento, discriminatorio, antisemita o pedopornografico.
Uscendo dal campo dei minori, si registra la continua crescita delle truffe on line: nel 2019 nelle Marche sono state ricevute e trattate oltre 1800, tra denunce e segnalazioni, che hanno consentito di indagare 190 persone. Sempre più sofisticate sono state le condotte fraudolente commesse sulle piattaforme di e-commerce, poste in essere da più persone, mediante la contraffazione sempre più accurata e credibile di siti reali, utilizzando persone ignare come teste di legno, nonché servendosi delle loro identità, sottratte con artifizi e inganni. Si è evidenziato un significativo aumento del fenomeno delle truffe legate al trading online: molti utenti della rete, allettati dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti sicuri, sono caduti nella rete di abili truffatori e finti intermediari finanziari, investendo centinaia di migliaia di euro. Solo nella nostra regione il crimine informatico (reati a mezzo carte di credito e conti bancari, phishing, trading online, accessi abusivi e malware) ha fruttato oltre un milione di euro.
Le vittime
Sono aumentate le cosiddette truffe romantiche, che vedono come vittime soprattutto donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni, circuite da uomini conosciuti in rete e indotte con stratagemmi sentimentali a versare ingenti somme di denaro a truffatori senza scrupoli. Tra le denunce ricevute si è registrato un caso in cui gli importi versati, a più riprese e nell'arco di diversi mesi, ha raggiunto la cifra di 250mila euro. Infine, con riferimento al financial cybercrime, le statistiche del 2019 hanno fatto registrare ben 355 casi a livello regionale. Sta crescendo il fenomeno del phishing e di pari passo il furto delle credenziali telefoniche per risucire a penetrare nell'home banking: circa dieci i casi trattati nelle Marche, in fase di identificazione gli autori.
Edoardo Danieli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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