ANCONA
Inquilini fantasma, pusher in strada e colonne imbrattate. È innegabile

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Mercoledì 13 Marzo 2019, 05:05
ANCONA
Inquilini fantasma, pusher in strada e colonne imbrattate. È innegabile il degrado che regna agli Archi, ma c'è ancora chi crede nel quartiere e si impegna per animarlo e riqualificarlo. Anziani, giovani, pescatori, famiglie e stranieri stanno creando una nuova associazione che sarà il punto di riferimento del rione.
Le criticità
«Non nego che nel quartiere ci siano delle criticità dichiara Silvio Boldrini, uno dei promotori della nuova associazione - ma esistono anche iniziative positive che stiamo provando a costruire. La nostra associazione che, presto avrà un nome, nasce con lo scopo di unire le tante diversità presenti, per creare comunità. Dopo il grande lavoro svolto per anni da associazioni come Archi Vivi, la Libera Comunità in cammino, il centro H, la parrocchia, gli Scout e la comunità dei pescatori, è emersa la necessità di far nascere una nuova associazione che raccogliesse il testimone di queste importanti esperienze pregresse e unisse tutti in unico movimento, includendo anche i nuovi immigrati, dai senegalesi ai tunisini fino agli albanesi, ma anche gli adolescenti e gli anziani».
L'assemblea
La prima assemblea di quartiere è stata il 22 febbraio presso la sala del centro H e il direttivo è composto da 27 persone, con ragazzi di 15 anni, anziani di 80 anni, donne, pescatori, stranieri. «Il quartiere, pur essendo stato abbandonato dalle istituzioni per molti anni, - continua Boldrini - è uno dei pochi rioni dove ancora si vivono relazioni ravvicinate, di solidarietà e di umanità». Parte del quartiere sarà riqualificato grazie al bando periferie, ma «oltre alla riqualificazione strutturale che speriamo avvenga presto, l'amministrazione dovrebbe investire e sostenere le nostre attività perché i problemi legati allo spaccio e al vandalismo si risolvono soprattutto animando il quartiere. Questo funziona di più dei controlli. Abbiamo già fatto il carnevale di quartiere insieme al centro H ed è stato bellissimo. A breve abbiamo in programma di fare un torneo di calcio e la festa di quartiere a giugno. Organizzeremo anche gite per i residenti, cinema all'aperto, progetti di inserimento per i diversamente abili, corsi di recupero scolastico gratuiti, corsi di lingua italiana gratuiti, concerti e assemblee, ma abbiamo in mente anche progetti con la scuola e di arte di strada per riqualificare alcuni spazi abbandonati. Gli Archi sono uno dei pochi luoghi dove ancora si vive il senso di comunità e la nostra associazione che mette insieme tante diversità ne è un esempio». In attesa della maxi operazione di restyling per cui ancora bisognerà attendere, tra graffiti sui muri, sporcizia e la svalutazione delle case, l'Amministrazione ha comunque parzialmente riqualificato il campetto Pacifico Ricci.
Le iniziative
«Abbiamo sollecitato l'amministrazione spiega Margherita Barocci, coordinatrice del progetto Educalci, per conto della cooperativa Polo9 e sono state posizionate le porte e le reti di protezione. Il campo dall'estate scorsa è tornato ad essere utilizzato e abbiamo organizzato un torneo di calcetto. Educalci è un progetto rivolto agli adolescenti ed è nato come occasione di socializzazione». Tra i bambini ci sono anche quelli di nazionalità straniera, ma «lo sport mette tutti allo stesso livello e non ho notato che agli Archi ci siano problemi di integrazione. È un quartiere dove persone di nazionalità diversa convivono benissimo». Rispetto a tanti anni fa, sono però molte le saracinesche abbassate e sulle vetrine campeggiano diversi cartelli con scritto Vendesi e Affittasi.
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