Niente tv, tanta vita sui social. Nonostante l'età, l'approccio di Francesco alle nuove tecnologie era molto più simile a quello di un GenZ che a quello di un nonno ultraottantenne. In un'intervista a un quotidiano argentino aveva confidato di non guardare la televisione dal 1990 per un voto alla Vergine Maria, ma tra tweet, selfie e dirette è stato per tutti il Papa social. Lo testimoniano i numeri da influencer dei suoi account: più di 52 milioni di follower su X, l'ex Twitter, 10 milioni di seguaci su Instagram e perfino lo sbarco su TikTok nel gennaio scorso per promuovere la sua autobiografia Spera sull'account della Mondadori.
In linea coi tempi velocissimi dei social la pagina X @Pontifex ha già sostituito l'immagine del profilo e cambiato nome in “Apostolica Sedes Vacans”, Sede Apostolica vacante. L'account era stato inaugurato nel dicembre del 2012 da Papa Ratzinger, ma è con Bergoglio, salito al soglio pontificio pochi mesi dopo, che i cinguettii partiti dal Vaticano hanno espresso il massimo del potenziale raggiungendo ogni angolo del mondo: dalla sua Argentina ai villaggi ucraini bombardati, dal Medio Oriente alle Marche.
I messaggi di vicinanza
I messaggi social del Pontefice sono arrivati forti e chiari anche qui da noi. Il primo è datato 24 agosto 2016, un giorno impresso nella memoria di tutti i marchigiani: la terra trema, il sisma del Centro Italia annienta vite e paesi. Ad alleviare la disperazione di quelle prime ore di angoscia arriva un tweet del Papa. Sono le 11,27, Francesco anticipa addirittura l’allora premier Renzi e scrive: «Esprimo il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi toccati dal terremoto». In tanti commentano ringraziandolo, ma molti, probabilmente amareggiati per il senso di impotenza davanti alla catastrofe, lo spronano a fare di più, a rimboccarsi le maniche. Francesco e il suo staff quei tweet li leggono e forse anche alla luce di quelle esortazioni il Pontefice decide di partire per i luoghi terremotati: un mese e mezzo dopo lo troviamo tra le macerie di Arquata del Tronto. Messaggi simili partono dai social di Bergoglio per le scosse di ottobre 2016 e per l'alluvione del 2022.
Francesco e i Vip delle Marche
Sono tanti anche i post di personalità marchigiane che hanno coinvolto il Papa. Sulla pagina Instagram della campionessa olimpica Elisa Di Francisca è comparso un post in cui la medaglia d'oro di Londra ricorda il Santo Padre. «Un Papa che ha saputo, fino all'ultimo, entrare nei cuori di tutti noi» ha scritto Di Francisca. Ma più che le parole sono le immagini che ha scelto per dire addio al Pontefice ad avere impatto. La prima foto, soprattutto, dove la mano di Francesco è appoggiata sul pancione della sportiva, che proprio in seguito a quella seconda gravidanza annunciò il suo ritiro dalla scherma. Nelle altre foto col Papa compare anche il marito dell'atleta, Ivan Villa, mentre indossa la mascherina, un dettaglio che ci proietta subito ai tempi del Covid. Proprio al marzo del 2020 risale un post su Facebook dell'attrice Lucia Mascino, che all'epoca scelse l'immagine di Francesco, solo davanti a San Pietro, e lo ringraziò per il discorso in cui diceva: «Questo è il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. Oggi abbiamo scoperto che nessuno si salva da solo».
Un marchigiano nella foto simbolo
Ma forse l'immagine social che più sintetizza l'umanità di Francesco è quella che ha avuto per protagonista un altro marchigiano, molto meno noto dei sopracitati. È uno scatto, diventato virale, del giorno dell'insediamento di Bergoglio, nel 2013. Mostra il Papa che fa fermare la jeep scoperta e scende per andare incontro alla folla dei fedeli in Piazza San Pietro, si avvicina a uno di loro, un uomo con una grave disabilità che si chiama Cesare Cicconi e viene da Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno, e lo bacia sulla fronte.