Urbex alla scoperta del monastero degli Zoccolanti, viaggio nel monastero abbandonato. A Corridonia lo youtuber moglianese Delio Petrelli The Postman

CORRIDONIA The Postman torna in azione. Dopo essersi introdotto, nei mesi scorsi, all’ex Babaloo e all’ecomostro di Piediripa, stavolta Delio Petrelli, originario di Mogliano, è tornato a vestire i panni di Urbex per introdursi in un altro...
CORRIDONIA The Postman torna in azione. Dopo essersi introdotto, nei mesi scorsi, all’ex Babaloo e all’ecomostro di Piediripa, stavolta Delio Petrelli, originario di Mogliano, è tornato a vestire i panni di Urbex per introdursi in un altro...
di Marco Pagliariccio
2 Minuti di Lettura
venerdì 10 gennaio 2025, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:07

CORRIDONIA The Postman torna in azione. Dopo essersi introdotto, nei mesi scorsi, all’ex Babaloo e all’ecomostro di Piediripa, stavolta Delio Petrelli, originario di Mogliano, è tornato a vestire i panni di Urbex per introdursi in un altro edificio fatiscente del nostro territorio, anche se in questo caso parliamo di un edificio con una lunga storia alle spalle: l’ex monastero degli Zoccolanti di Corridonia, abbandonato dagli anni Settana.  

Una struttura con una storia secolare, che risale al Cinquecento, che ha attraversato la storia con diverse funzioni, alcune delle quali ricordare dallo stesso Petrelli del suo video. Fu fondato dai Frati minori dell’Osservanza, chiamati da tutti “zoccolanti” perché questi frati usavano calzare dei robusti zoccoli che emettevano il tipico rumore sui sampietrini del centro.

 

Gli utilizzi

Tra alterne fortune, il monastero rimase tale fino al 1867, quando passò di proprietà al Comune e nel secolo successivo è stato usato per le operazioni più disparate: coltivazione del baco da seta, accoglienza degli sfollati dopo la prima guerra mondiale, addirittura scuderie per i cavalli nel secondo dopoguerra e fino agli anni Settanta, quando, ormai pericolante, la struttura venne chiusa. Da allora più volte si è parlato di un suo possibile recupero, anche Vittorio Sgarbi lo portò alla ribalta nazionale nel caso dell’installazione della vicina antenna, ma di fatto nulla si muove davvero da mezzo secolo. Quel che emerge, dalle immagini di The Postman, è un edificio ovviamente in abbandono, ma che conserva intatto il suo fascino: in primis per la meravigliosa posizione nel colle che fronteggia il centro storico di Corridonia, ma in secondo luogo anche per il valore architettonico dell’edificio e del suo meraviglioso cortile interno.

 

Il racconto

«Una esplorazione affascinante, pazzesca, carca di pathos e adrenalina pura, soprattutto quando ho deciso di scalare l’alto campanile – racconta Petrelli – in assoluto sin qui, la mia esplorazione preferita, per il valore storico della struttura, capace di sfidare l’incuria umana, l’incedere inesorabile del tempo, i vari terremoti che spesso colpiscono la nostra terra». Ovviamente il video è subito rimbalzato sul web e molti si sono fatti una semplice domanda: come è possibile che un luogo che dovrebbe essere inaccessibile anche perché pericoloso in realtà non lo sia affatto?

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