Aerei, stop limiti liquidi nei bagagli a mano: cosa cambia, da quando e in quali aeroporti italiani

L'Ue verso il via libera. Da fine luglio o a inizio agosto si potrà tornare a mettere nei trolley acqua, creme ed alcolici senza la restrizione di 100 millilitri

Aerei, stop limiti liquidi nei bagagli a mano: cosa cambia, da quando e in quali aeroporti italiani
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giovedì 24 luglio 2025, 11:45

Nuove tecnologie in arrivo nei principali scali italiani: a breve i passeggeri in partenza da aeroporti come Malpensa, Linate, Fiumicino, Bergamo, Bologna, Torino e Catania potranno tornare a viaggiare con profumi, creme, bottiglie d’acqua, vino e olio senza più dover rispettare il tradizionale limite dei 100 millilitri nel bagaglio a mano. È quanto emerge da fonti vicine al dossier, citate dal Corriere, che anticipano una svolta nei controlli di sicurezza legata alla reintroduzione, a pieno regime, degli scanner di ultima generazione.

Da quando decadrà il limite per i bagagli a mano? Questi dispositivi, temporaneamente depotenziati nel 2023 per motivi precauzionali su input della Commissione europea, potrebbero tornare operativi entro fine luglio o nei primi giorni di agosto.

L’ok definitivo dovrebbe arrivare dalla Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac), che sta concludendo le verifiche sul software aggiornato degli scanner Hi-Scan 6040 CTiX, prodotti dalla Smiths Detection.

Viaggi più semplici per 70 milioni di passeggeri. L’adozione di questi nuovi strumenti, capaci di analizzare il contenuto del bagaglio con immagini 3D ad altissima risoluzione e di rilevare in tempo reale eventuali sostanze pericolose, consentirà ai viaggiatori di non dover più estrarre tablet, computer o liquidi dai propri trolley ai varchi di sicurezza. Si tratta di una novità che interesserà oltre 70 milioni di passeggeri l’anno, solo nei sette aeroporti già dotati delle nuove tecnologie.

Perché gli scanner erano stati fermati? La decisione dell’UE di imporre nuovamente restrizioni ai liquidi, presa nel maggio 2023 dopo una segnalazione tecnica statunitense sulla presunta inefficacia dei nuovi macchinari, ha avuto ricadute significative. Il blocco — esteso a tutti i modelli avanzati dal 1° settembre — ha generato confusione tra i passeggeri e proteste da parte degli scali europei coinvolti, tra cui quelli italiani. Gli aeroporti, che avevano investito ingenti risorse per installare gli scanner (otto volte più costosi rispetto ai modelli tradizionali, con costi di manutenzione quadruplicati), si sono trovati a dover affrontare disagi organizzativi e ritardi, senza benefici immediati.

Via libera dopo i nuovi test. L’aggiornamento dell’algoritmo di scansione, oggi all’esame finale dell’Ecac, ha superato i nuovi test richiesti da Bruxelles e promette di ristabilire pienamente l’utilizzo delle macchine in modalità avanzata. Tuttavia, questa semplificazione nei controlli sarà limitata agli aeroporti già dotati della cosiddetta smart security: negli altri scali le vecchie regole — inclusa la soglia dei 100 ml — resteranno ancora in vigore.

Cosa cambia negli aeroporti? A più di vent’anni dall’introduzione delle misure restrittive post-11 settembre e a quasi due decenni dal bando sui liquidi imposto nel 2006, la nuova tecnologia potrebbe finalmente segnare l’inizio di una stagione più fluida per i controlli aeroportuali. Un cambiamento che, se confermato nelle prossime ore, promette di trasformare l’esperienza dei viaggiatori in partenza dagli hub italiani — e non solo.

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