Il giallo di Bochicchio e i vip truffati: da Conte a Evra fino a El Shaarawy. «Milioni di euro spariti nel nulla»

Tra le vittime delle truffe, i più apprezzati professionisti di Roma. Prima gli investimenti ingenti, poi l'irreperibilità del broker di fronte alle richieste di rimborso

Il giallo di Bochicchio e i vip truffati: da Conte a Evra fino a El Shaarawy. «Milioni di euro spariti nel nulla»
Il giallo di Bochicchio e i vip truffati: da Conte a Evra fino a El Shaarawy. ​«Milioni di euro spariti nel nulla»
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Mercoledì 29 Giugno 2022, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 13:57

Una lista lunga ed eccellente, quella delle parti civili costituitesi contro Massimo Bochicchio. Il broker, ribattezzato il 'Madoff dell'Aniene', morto in un incidente su via Salaria lo scorso 19 giugno, era sparito nel nulla e non rispondeva più ai suoi clienti che avevano investito diversi milioni senza veder ritornare alcun investimento. Molti dei clienti sono ricchissimi, alcuni molto famosi.

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Come riporta il Corriere della Sera, c'è l'architetto Achille Salvagni, che il 13 marzo 2020, dopo aver investito quasi due milioni di euro, scrive una mail a Bochicchio chiedendo conto dei capitali.

Il broker da tempo non rispondeva più al cellulare e, da qualche giorno, anche la moglie, Arianna Iacomelli, sembrava sparita nel nulla. È quanto denunciato da Salvagni nel suo esposto, ma l'architetto non è l'unica vittima della truffa. A Bochicchio arrivano infatti decine di lettere, e-mail, telefonate e messaggi: tutti i clienti sono preoccupati e delusi dopo aver perso ingenti capitali. All'inizio del 2020, il broker era sparito nel nulla e a febbraio Daniele Conte, fratello dell'allenatore Antonio, chiede il rimborso dei capitali sottoscritti alla Kidman Asset Management. Quasi 19 milioni di euro trasferiti, per una perdita complessiva denunciata di circa 24 milioni. A inizio marzo c'è invece Patrice Evra a chiedere conto del denaro investito: l'ex calciatore francese denuncia Bochicchio per truffa davanti ai pm Alessandro Di Taranto e Gianbattista Bertolini, spiegando anche che la banca inglese Hsbc, ignara di tutto, era stata usata come esca per attrarre clienti poco esperti di investimenti.

Tra le 38 vittime accertate finora, c'è anche la scrittrice Barbara Prampolini, che aveva finanziato la Kidman per oltre tre milioni di euro. Ma anche Luca Bascherini, procuratore sportivo 'adescato' con la promessa di enormi guadagni e con la garanzia di protezione dalle fluttuazioni di mercato grazie ad un presunto algoritmo. A nulla servono le richieste di rientro dei capitali, né il congelamento dei beni disposto dal tribunale di Londra. Ci sono poi alcuni dei professionisti più apprezzati di Roma ad essere stati ingannati da Bochicchio: l'osteopata Massimiliano Mariani, che addirittura era stato ricevuto a Londra, nella fantascientifica sede della Tiber, un'altra azienda di Bochicchio. Per Mariani, una perdita complessiva di circa un milione e mezzo di euro. Ci sono poi l'architetto Alvaro Tagliabue, con le figlie, e il dentista Marco Petrilli. Ma anche Stephan El Shaarawy, calciatore della Roma, che dopo aver riposto fiducia in Bochicchio aveva bonificato alla Kidman ben 6 milioni di euro.

A quel punto, dopo le decine di esposti e denunce, Massimiliano Bochicchio è costretto a difendersi. Assistito dall'avvocato Gianluca Tognozzi, spiega che la Kidman è una sorta di club ristretto che permette pochi, ma ottimi affari, a poche persone. «Non eravamo autorizzati ad operare per l'Italia, i nostri clienti erano esportatori di capitale oltre confine», aveva spiegato il 'Madoff dell'Aniene'. I pm, però, non gli avevano creduto.

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