La morte di Massimo Bochicchio, carbonizzato dopo un incidente in moto, è un mistero che avrà bisogno dell'esame del Dna per essere risolto: non è infatti ancora chiaro se il cadavere sia il suo, e anche il processo a suo carico è stato rinviato fino all'arrivo del certificato di morte. C'è però la possibilità che non basti neanche il Dna per avere la certezza assoluta: lo spiega il genetista e tossicologo forense Enrico Maria Pagnotta.
Bochicchio, forse un malore la causa dell'incidente. Disposto esame del Dna
«Stabilire l'identità di un cadavere carbonizzato attraverso l'esame del Dna - spiega Pagnotta - è possibile con estrazione del profilo genetico dalle ossa o dai denti, ma la percentuale di certezza e di massima compatibilità non potrà mai essere la stessa come quando la comparazione viene fatta con il sangue o la saliva».