Un esorcismo al mese per dieci anni, il racconto della 44enne: «Picchio gli altri, ringhio e urlo. Ma dopo non ricordo niente»

La testimonianza di una donna che si sottopone al rito di Leone XIII con sistematicità per scacciare il diavolo

Un esorcismo al mese per dieci anni, il racconto della 44enne: «Picchio gli altri, ringhio e urlo. Ma dopo non ricordo niente»
Un esorcismo al mese per dieci anni, il racconto della 44enne: «Picchio gli altri, ringhio e urlo. Ma dopo non ricordo niente»
di Redazione web
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 13:31

L'esperienza mistica dell'esorcismo è tornata di stretta attualità dopo la strage di Altavilla Milicia, in cui Giovanni Barreca insieme alla figlia e a due complici ha seviziato e ucciso moglie e due figli per «liberarli dal demonio». Ma l'uso della preghiera per scacciare il diavolo è anche un rito praticato dalla Chiesa Cattolica. Una donna siciliana di 44 anni ha raccontato la sua esperienza decennale: «Un esorcista mi segue da dieci anni», rivela. «In quelle sedute, perdo il controllo di me stessa. Non ricordo cosa succede. Ma dopo sto meglio, pur sapendo che il diavolo cercherà ancora una volta di entrare nella mia vita».

Il rito cui si sottopone è quello ufficiale di Leone XIII, guidato da un sacerdote che combatte contro le forze demoniache con la fede e la preghiera.

Accanto a lei, una suora osserva il cambiamento che avviene durante l'esorcismo, notando come la voce della donna cambi timbro, trasformandosi in un ringhio bestiale.

La fede

La donna rivela di aver vissuto un'adolescenza segnata dagli eccessi e dalla lontananza dalla fede. È stata solo grazie a un'esperienza di confessione che ha iniziato il suo percorso verso la redenzione: «Non lo facevo da tanti anni. Da quel giorno riconoscere i miei peccati mi fa stare bene. In quei momenti sento però qualcosa stridere dentro di me, un nodo alla gola. Le persone che sono al di fuori del confessionale sentono le mie urla. Un sacerdote mi ha suggerito di incontrare un esorcista».

L'esorcismo

«Durante la preghiera del sacerdote sono letteralmente saltata dalla sedia, ero fuori di me», racconta dell'esorcismo. «Mi hanno detto che picchiavo le altre persone, ringhiavo e urlavo. Continuavo ad agitarmi violentemente, ma non ricordo nulla alla fine di ogni seduta». Una volta alla settimana, ora ridotta a una volta al mese, questa donna affronta il suo tormento, consapevole che il diavolo cerca di minare la sua femminilità, di privarla dell'amore e di convincerla della sua inadeguatezza. «Eppure», conclude con un misto di sconfitta e speranza, «non ho ancora sconfitto il diavolo. A volte i posseduti sono più consapevoli di quello che significa vivere con Dio. Nella loro estenuante lotta riescono a capire il senso profondo della fede».

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