Il numero uno scaccia la paura
"Gioco la seconda"

Il numero uno scaccia la paura "Gioco la seconda"
di Francesco Grant
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Sabato 14 Giugno 2014, 21:21 - Ultimo aggiornamento: 21:30
MANAUS - Ieri sera avevo una brutta sensazione, di tornarmene a casa. Ma ora sono sicuro di giocare la seconda e sono felicissimo. Alla fine di una lunghissima giornata, cominciata quando in Italia era notte fonda, Gigi Buffon recupera un pò di sorriso. Ma la paura è stata tanta, quando provando un'uscita sul terreno di gioco dello stadio di Manaus a sole 24 ore dal debutto ai Mondiali con l'Inghilterra la caviglia sinistra si è piegata. «Pensava di essersi rotto tutto», ha raccontato dall'Italia la sorella Guendalina, una delle poche che da fuori il ritiro amazzonico della nazionale era riuscita a parlare col portiere.



Non la lieve distorsione di cui aveva parlato Prandelli per cautela, dopo l'allenamento, ma neanche lo stiramento sul quale dal mattino di Manaus erano cominciate a circolare voci allarmate. A Buffon però era tornato in mente il Mondiale maledetto di Sudafrica, mezzo tempo contro il Paraguay e poi l'ernia che lo costrinse a fermarsi per tutta la breve durata del torneo, e poi ad operarsi. Da Prandelli al medico azzurro, professore Castellacci, tutti ad aspettare di sapere come reagiva la caviglia del portiere alle cure di fisioterapia alle quali si è sottoposto persino nella notte, dopo cena, nell'albergo azzurro. Poi al mattino la sveglia e la decisione di lasciar perdere. «Sono ancora in debito con la vita - il messaggio affidato a facebook per i tanti tifosi che dall'Italia lo sostenevano - Non sarà una partita persa o un altro Mondiale perso a farmi perdere il sorriso: forza Sirigu, forza Azzurri».



Parole non certo rassicuranti, visto quel riferimento a un altro mondiale a rischio taglio. Ma ai suoi amici Buffon ha confidato un'altra verità.«Ieri sera avevo la sensazione di tornare a casa, ma poi già aver preso in considerazione l'idea di poter scendere in campo stasera mi aveva rasserenato. Ora ho la certezza che la seconda la gioco e dunque sono felicissimo: la vita è bella....». Fermo restando che passata la paura, la condizione della caviglia andrà monitorata ora dopo ora per capire quali sono i tempi di recupero.



«Gioite e soffrite con noi», è stato invece il messaggio di Prandelli ai tifosi in Italia, nell'intervista a RaiSport. «Il carro dei vincitori? Non è una novità che qualcuno ci salga e sennò rimani solo: ma a parte il messaggio di Renzi a inizio ritiro e quello di tanti colleghi allenatori, abbiamo l'incitamento di Napolitano: dobbiamo rispondere onorando la maglia». Insomma, per dirla con Balotelli, «smettetela di odiare e tifate Italia». Aspettando Buffon.
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