Simona Cinà, come è morta la 20enne: la piscina piena, la "bugia" ai genitori e il sangue dell'amico. Tutti i punti oscuri

Un ragazzo è stato portato in caserma per del dna ritrovato nella vila

Simona Cinà, come è morta la 20enne: la piscina piena, la "bugia" ai genitori e il sangue dell'amico. Tutti i punti oscuri
Simona Cinà, come è morta la 20enne: la piscina piena, la "bugia" ai genitori e il sangue dell'amico. Tutti i punti oscuri
di Redazione Web
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sabato 2 agosto 2025, 15:58

«Ci sono troppe cose che non tornano». Queste le parole di Gabriele Giambrone, legale della famiglia di Simona Cinà, pallavolista di appena 20 anni che è stata ritrovata senza vita sul fondo di una piscina. La ragazza aveva passato la serata a festeggiare alla villa privata, a Bagheria (Palermo), insieme a degli amici.

 

Le prime ipotesi riguardavano la possibilità di un incidente, di una caduta.

Una spiegazione che però non sembra convincere i familiare e il legale, che chiede un'autopsia urgente. Intanto, un ragazzo è stato portato in caserma: il suo sangue è stato trovato nella villa.

Il sangue sulla scena

Uno dei ragazzi che hanno partecipato alla festa in piscina, organizzata da due neo-laureati, è stato portato in caserma per il prelievo del dna. Nella villa in cui si è svolto il party sono state trovate tracce di sangue, ma il giovane ha raccontato di aver dato un calcio per lo choc dopo aver saputo della tragedia e di essersi ferito. Sul sangue, tuttavia, gli investigatori, che indagano sul caso faranno accertamenti.

La posizione del corpo, la folla in piscina

«Nessuno per molto tempo si è accorto che Simona era in acqua morta. Eppure la piscina è piccola e la villa era piena di giovani», ha fatto notare Giambrone. Altri dubbi riguardano la possibilità che la giovane sia precipitata in piscina: «Aveva la faccia in su - dice -.  Se fosse caduta in acqua non l'avrebbero trovata in quella posizione. E anche ammettendo che si sia sentita male mentre era in piscina, come mai nessuno ha visto il cadavere?». 

Cos'è successo tra le 3 e le 4?

«Nessuno ha avvertito i genitori che, preoccupati perché alle 4.50 Simona non era tornata, hanno telefonato al suo cellulare. Ha risposto un giovane - racconta il legale - che ha detto che la figlia stava male. Si sono precipitati nella casa, dove c'era stata una festa di laurea, e l'hanno trovata morta».Il 118 sarebbe stato chiamato intorno alle 4. La migliore amica aveva lasciato Simona al pool party alle 3. Cosa è accaduto tra le 3 e le 4?

La casa priva di alcolici durante la festa di laurea

«Abbiamo chiesto che si faccia urgentemente l'autopsia», continua il legale che è arrivato alla villa all'alba e ha trovato ancora decine di ragazzi in attesa di essere interrogati. «Nessuno ha visto o sentito nulla eppure alcuni erano ancora bagnati, segno che erano da poco usciti dalla piscina. Come è possibile che non si siano accorti di niente?», dice.

Altro aspetto poco chiaro, per il penalista, è la scena che si sono trovati davanti gli investigatori. «La casa era pulita e non c'era traccia di alcolici- spiega - Mi pare strano. Basta pensare che nell'invito mandato agli ospiti su wathsapp si garantiva 'ci teniamo a tenervi idratati' con accanto simboli di alcolici. Eppure quando siamo arrivati c'erano solo sacchi di plastica con bottigliette di acqua vuote dentro». Poi conclude: «Simona era una salutista, attentissima all'alimentazione, non beveva. Cosa le è successo?»

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