Un altra "vittima" della Senna tra i nuotatori che hanno affrontato il fiume di Parigi per le Olimpiadi. Daniel Wiffen torna a casa con due medaglie e una brutta esperienza in ospedale. Durante la cerimonia di chiusura sarebbe dovuto essere il portabandiera dell'Irlanda ma non si è potuto presentare per motivi di salute. Ha scritto su X (ex Twitter): «Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato, sono incredibilmente deluso di aver perso ieri sera l'opportunità di essere portabandiera».
Il virus
Wiffen venerdì 9 agosto ha preso parte alla maratona maschile di 10 chilometri di nuoto in acque libere. Ha chiuso al 18esimo posto con il tempo di 1 ora e 58 minuti. Poi la brutta esperienza nei giorni successivi: «Sono corso in ospedale perché non stavo molto bene a causa di un batterio per il quale sono in cura e ora mi sento meglio». Il problema accusato sarebbe allo stomaco. Almeno tre atleti (su più di cento) che hanno preso parte al triathlon maschile e femminile hanno riportato un malore dopo essersi tuffati nella Senna. La triatleta belga Claire Michel ha avuto bisogno di ricorrerre a cure mediche dopo aver sofferto per tre giorni di vomito e diarrea a causa di un virus.
La risposta degli organizzatori
«Non ci sono legami accertati tra la malattia e l'acqua della Senna». La risposta degli organizzatori dei Giochi è arrivata puntuale. L'intento era di silenziare subito le polemiche togliendo ogni eventuale responsabilità alle condizioni del fiume: «La qualità dell'acqua nel giorno della maratona di nuoto maschile è stata considerata molto buona o eccellente in tutti e quattro i punti di test e ben entro le soglie stabilite da World Aquatics». Ha fatto seguito un messaggio di vicinanza verso l'atleta: «Auguriamo a Wiffen una pronta guarigione».
Le Olimpiadi di Wiffen
Wiffen oltre alla maratona su acque libere, ha partecipato a due gare su vasca. Ha vinto l'oro negli 800 metri stile libero e ha messo al collo la medagli di bronzo nei 1500 dietro Gregorio Paltrinieri.
