Luca Delfino, “il killer delle fidanzate” è uscito dal carcere. L'avvocato: «Per lui un'opportunità da non sprecare»

Questa mattina è stato trasferito alla Rems Villa Caterina, a Genova. Ma è polemica

Luca Delfino, “il killer delle fidanzate” è uscito dal carcere. L'avvocato: «Per lui un'opportunità da non sprecare»
Luca Delfino, “il killer delle fidanzate” è uscito dal carcere. L'avvocato: «Per lui un'opportunità da non sprecare»
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Sabato 29 Luglio 2023, 14:34

Luca Delfino ha lasciato il carcere della Spezia e la sua nuova vita, adesso, sarà alla Rems Villa Caterina di via Fedelini, a Genova Prà. Il “killer delle fidanzate” - così è tristemente noto alle cronache - è arrivato alla struttura privata verso le 7 di questa mattina (29 luglio) a bordo di un furgone della polizia penitenziaria. Una volta varcato il cancello, ha stretto la mano al personale medico e ha recuperato i suoi effetti personali. Insieme alla polizia, sul posto ci sono gli agenti della Digos e la vigilanza privata.

Luca Delfino, i delitti

 

Delfino ha scontato la condanna a 16 anni e 8 mesi per l’omicidio dell’ex fidanzata Antonella Multari – uccisa con 44 coltellate il 10 agosto del 2007 a Sanremo – ed è stato assolto nel caso di Luciana Biggi, altra sua ex fidanzata trucidata nel 2006. Ora la sua nuova vita sarà nella struttura privata genovese. Come riportato dalla Stampa, avrà una stanza singola e potrà avere a disposizione la televisione e la PlayStation. Vietati internet e ogni apparecchio che consente di comunicare con l’esterno.

Delfino dovrà passare almeno sei anni e mezzo all’interno della Rems genovese perché i giudici lo considerano ancora socialmente pericoloso.

L’avvocato Riccardo Lamonaca ha rassicurato: «Luca non vuole evadere, per lui questa è una opportunità che non vuole sprecare». Ma non sono mancate le proteste. Giovedì una cinquantina di residenti ha manifestato davanti alla Rems che ospiterà l’assassino di Antonella Multari. «Tutela per i nostri figli, notti serene, no sirene. Delfino, squalo, le reti non bastano»: questi solo alcuni dei cartelli esposti fuori dalla struttura. 

Le proteste

Rosa Tripodi, la madre di Antonella Multari, non ha nascosto la sua rabbia pubblicamente Intervistata da “Zona Bianca”, la donna ha spiegato: «Da 16 anni so che è in carcere, ma lo vedo dappertutto. Ho gli incubi, sto male, mi vengono le palpitazioni. Sappiate che se succede qualcosa, voglio essere tutelata. Se questa persona esce dal carcere, mi viene a trovare e mi fa del male. Prendete dei provvedimenti, per favore». Timori anche da parte di Bruna Biggi, sorella gemella di Luciana: «È un predatore narcisista una volta fuori tornerà a caccia di altre donne e sono seriamente preoccupata che possa uccidere ancora».

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