In Islanda per studiare il clima che cambia: team ascolano al lavoro tra lava e ghiaccio

In Islanda per studiare il clima che cambia: team ascolano al lavoro tra lava e ghiaccio
In Islanda per studiare il clima che cambia: team ascolano al lavoro tra lava e ghiaccio
di Marco Vannozzi
3 Minuti di Lettura
giovedì 17 ottobre 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 15:46

ASCOLI Otto ascolani sono in missione tra i paesaggi glaciali dell'Islanda per osservare gli effetti del cambiamento climatico. Nella terra dove fuoco e ghiaccio si incontrano, ci sono anche i geologi Sara Abeti, Gianluigi Bartolini, Valeria Mari, Luca Pasqualini e Daniele Morganti, gli architetti Laura Lilli e Pierfilippo Citeroni e l'ingegnere Vincenzo Merletti. Tutti fanno parte di un team di esperti guidato dal geologo Marco Vinci, ideatore e coordinatore del progetto “Iceland stop global warming”.

La finalità

Il viaggio d'esplorazione nell'isola vulcanica ha natura conoscitiva e divulgativa. La criosfera, ovvero le acque in stato solido come i ghiacci, funge da cartina di tornasole per le variazioni climatiche. Oggi come non mai i mutamenti del clima sono i protagonisti della nostra vita quotidiana. E l'operazione in Islanda permette così di monitorare e conoscere da vicino cosa sta accadendo in questo momento al pianeta e valutare gli effetti del “global warming”.

Il progetto

Tra vulcanologia e geomorfologia glaciale, termalismo e geotermia, la geologa ascolana Sara Abeti racconta il progetto. «Stiamo intraprendendo una missione di sette giorni attraverso l’interno del territorio islandese.

Un'esperienza on the road tra le sue strade infinite, distese di lava, neve e ghiaccio - racconta -. L'Islanda racchiude nel suo territorio ogni ambito del nostro settore, un libro aperto sulla geologia con i suoi paesaggi unici ed emozionanti. Osservare con i propri occhi vulcani, geyser, ghiacciai, maestose cascate e assistere al fenomeno dell'aurora boreale è un'opportunità unica per un geologo. L’Islanda, terra di ghiaccio e fuoco, è tutto ciò che la natura è in grado di fare».

Vinci, geologo romano esperto di geotermia e gestione delle risorse idriche, si occupa anche di mutamenti climatici e geoturismo. Collabora con importanti università ed istituti di ricerca. Ed è sua l'idea del progetto “Iceland stop global warming”. Da qualche tempo vengono anche coinvolti gli ordini nazionali di geologi. Quest'anno è il turno delle Marche. «Abbiamo le nostre idee. Non confutiamo e non sosteniamo teorie - spiega -. Noi non mettiamo in dubbio il cambiamento climatico, ma vogliamo comprendere in quale percentuale sia responsabile l'uomo. Oggi c'è una visione troppo antropocentrica: chi sta morendo invece siamo noi, la natura attende la nostra estinzione per ricominciare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA