Pamela uccisa da un fulmine, ha donato gli organi: domani l’addio alla giovane mamma

Pamela uccisa da un fulmine, ha donato gli organi: domani l’addio alla giovane mamma
Pamela uccisa da un fulmine, ha donato gli organi: domani l’addio alla giovane mamma
di Davide Crisci
3 Minuti di Lettura
giovedì 15 agosto 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 17 agosto, 07:16

ALBA ADRIATICA Un ultimo grande e generoso gesto di Pamela Di Lorenzo, la giovane mamma di 41 anni colpita da un fulmine: ha donato in vita a chi le era accanto. Dolcezza, altruismo, bontà e allegria. E adesso per sette persone anche una nuova opportunità di vita grazie ai suoi organi: cuore, polmoni, fegato, reni e cornee.

Cinque equipe al lavoro

All’ospedale Mazzini si sono incrociate le equipe di 5 ospedali italiani diversi, provenienti da Torino, Napoli, Roma, L’Aquila e Ancona, per effettuare l’espianto. La procedura di donazione, avviata dopo l’assenso dei familiari all’espianto, anche per esaudire un desiderio in vita di Pamela, ha fatto seguito all’accertamento di morte cerebrale e dunque di decesso, eseguito dai medici della rianimazione del Mazzini.

 

L’Asl ringrazia tutti

Il direttore generale della Asl teramana, Maurizio Di Giosia, ha commentato l’autorizzazione all’espianto, definendo il gesto dei familiari come «encomiabile altruismo» sottolineando che rappresenta un esempio positivo della crescente cultura del dono.

Di Giosia ha anche espresso la sua gratitudine a tutto il personale coinvolto, che ha gestito con competenza e dedizione il complesso processo della donazione di organi.

«Ringrazio tutto il personale che ha saputo ancora una volta mettere in campo un processo complesso organizzativo come quello della donazione degli organi - ha affermato Di Giosia -. Un ringraziamento particolare e molto sentito, infine, voglio rivolgerlo ai familiari più stretti, in particolare alla madre che nell'immenso dolore hanno comunque detto sì alla vita».

L’autopsia e l’indagine

Concluso il prelievo degli organi da parte dei chirurghi ieri è stata eseguita l’autopsia dall’anatomo-patologo Giuseppe Sciarra, che si è riservato del tempo per fornire l'esito. L'obiettivo è fare chiarezza su quanto accaduto soprattutto durante la fase dei soccorsi. C'è infatti l'inchiesta della procura di Teramo dopo l'esposto presentato dalla famiglia. Sotto la lente d'ingrandimento c'è il defibrillatore piazzato su una colonnina del lungomare ma che era stato tolto per via dei lavori e non più reinstallato. Il dubbio è se quel defibrillatore poco distante, alla portata dei primi bagnanti che hanno cercato di soccorrere Pamela, poteva salvarle la vita. Solo i soccorritori del 118 hanno potuto utilizzare su Pamela, che era andata in arresto cardiaco, il defibrillatore ma erano passati diversi minuti dopo l’incidente. Il funerale si terrà domani, venerdì, ore 17, nella chiesa Santa Maria di Villa Fiore. Per quel giorno, il sindaco Casciotti ha proclamato il lutto cittadino. La giovane mamma lascia il figlio Lorenzo di 10 anni, il marito Alessandro, la mamma Giuseppina, il papà Mario e i fratelli Mirko e Alessio.

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