Il presidente del Consiglio va al Pd

frizioni interne, l’ipotesi Pugnaloni

La decisione oggi nella prima seduta dell’era Glorio. L’ex sindaco in pole per numero di preferenze

L’insediamento di Michela Glorio, prima sindaca donna di Osimo L’insediamento di Michela Glorio, prima sindaca donna di Osimo L’insediamento di Michela Glorio, prima sindaca donna di Osimo L’insediamento di Michela Glorio, prima sindaca donna...
L’insediamento di Michela Glorio, prima sindaca donna di Osimo L’insediamento di Michela Glorio, prima sindaca donna di Osimo L’insediamento di Michela Glorio, prima sindaca donna di Osimo L’insediamento di Michela Glorio, prima sindaca donna...
di Giacomo Quattrini
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giovedì 12 giugno 2025, 18:25 - Ultimo aggiornamento: 18:39

LA POLITICA

OSIMO Il presidente del consiglio comunale di Osimo sarà un Pd, ma chi? Nel partito il dibattito è stato acceso negli ultimi giorni, perché se si considerasse solo il numero di preferenze, in pole position ci sarebbe l’ex sindaco Simone Pugnaloni. Se invece quest’ultimo fosse scelto dalla sindaca Glorio per un Cda di una partecipata, allora nel Pd sarebbero in tanti a contendersi la poltrona di presidente della Sala Gialla.

La scelta

Flavio Cardinali per preferenze sarebbe in vantaggio, ma il suo profilo parrebbe preferito in una partecipata: il passato da assessore ai Lavori pubblici si abbinerebbe bene ad esempio alla Osimo Servizi. In ballo ci sarebbero allora i vari Eliana Flamini, Diego Gallina Fiorini e Saura Casigliani tutti molto vicini per preferenze. Dopo gli ultimi confronti interni di ieri, il Pd annuncerà solo oggi la scelta, mettendola al voto nella prima seduta di consiglio comunale della legislatura Glorio, alle ore 18. Per eleggere il presidente dell’aula servirà la maggioranza qualificata dei due terzi, quindi 17 voti favorevoli su 25 e la maggioranza ne ha 16, compreso quello della Glorio. Dunque servirebbe una convergenza con le minoranze per un ruolo istituzionale e garantista come quello della seconda carica del Comune. Se dopo due votazioni non si raggiungono i 17 sì, la seduta verrà rinviata da Statuto a 7 giorni, giovedì prossimo. Quando, dal terzo tentativo, basterà la maggioranza semplice, 13 voti su 25. Come consueto la seduta di debutto, stasera, inizierà con la proclamazione degli eletti e surroghe. E ce ne saranno almeno 7 per ora, quanti gli assessori che erano tutti eletti. Nel Pd al posto di Paola Andreoni e Mauro Pellegrini entreranno Saura Casigliani e Cristiano Pirani. Al posto di Simonetta Tirroni e Jacopo Celentano della lista Glorio Sindaco entrano Daniele Bernardini e Roberto Carpera. Al posto degli assessori Jacopo Angeletti (Energia Nuova), Tommaso Spilli (Ecologia e Futuro) e Lorenzo Bottegoni (Uniti per Glorio) subentrano rispettivamente Giancarlo Mengoni, Caterina Osimani e Caterina Donia. In minoranza non ci sarà Renato Frontini, più votato di Fratelli d’Italia, in quanto amministratore di Osimo Servizi fino a due settimane fa, dunque ineleggibile. Al suo posto Mauro Calcaterra che affiancherà Michela Staffolani e Giorgio Magi.

L’opposizione

L’altro gruppo di minoranza, la coalizione di Francesco Pirani, che avrà 6 seggi (lui compreso), ha annunciato che avrà un unico gruppo consiliare denominato Progetto Civico Osimo 2030. E in una nota spiega: «I 5mila voti presi con sole 3 liste rappresenta un punto di partenza e ci pone come prima forza di minoranza, necessariamente responsabile e costruttiva». Progetto Civico evidenzia: «Le istanze di cittadini, associazioni, imprese si portano avanti solo attraverso gli organi istituzionali competenti e noi abbiamo la possibilità di farlo in consiglio comunale», come a marcare la differenza rispetto alle Liste civiche storiche di Latini rimaste fuori dalla Sala Gialla.

Giacomo Quattrini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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