Mole, bye bye Lazzabaretto. «Folle, c’è una strategia». Pesaresi: «Il Comune incalzi la ditta»

Mole, bye bye Lazzabar. «Folle, c’è una strategia». Pesaresi: «Il Comune incalzi la ditta»
Mole, bye bye Lazzabar. «Folle, c’è una strategia». Pesaresi: «Il Comune incalzi la ditta»
di Antonio Pio Guerra
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Sabato 27 Gennaio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:17

ANCONA «È una follia». S’abbatte la sentenza del consigliere comunale Carlo Pesaresi (Diamoci del Noi), nonché artefice del Lazzabaretto, sulla prospettiva di un’estate senza aggregazione alla Mole. Associazioni culturali, parte della politica e della comunità cittadina è sul piede di guerra, pronti a fare le barricate per evitare che Ancona perda uno dei suoi appuntamenti estivi più caratteristici. Almeno questo è il rischio paventato dall’assessore alla Cultura, Anna Maria Bertini, giovedì pomeriggio in Commissione. Colpa dei lavori al pontile di accesso (lato Rivellino) che con tutta probabilità si protrarranno oltre maggio, sforando i tempi previsti.

Lo scenario

«Una prospettiva preoccupante, oltre che un grosso errore» commenta Pesaresi. «Figlio di una strategia: se vuole, un’Amministrazione, le cose le fa e quel ponte non è certo quello dello Stretto di Messina».

Pesaresi chiede pressioni sulla ditta al lavoro perché si arrivi alla fine del cantiere entro i termini preventivati. Altrimenti il rischio è proprio quello di dover salutare fino al 2025 il Lazzabaretto. E con esso, conseguentemente, anche il cinema all’aperto. «L’attività di ristorazione è necessaria per sostenere economicamente l’appuntamento culturale senza gravare sugli spettatori» spiega Chiara Malerba, responsabile cinema per Arci Ancona, l’associazione con cui il Comune ha il contratto di gestione dell’arena estiva.

I proventi

Ma non solo. Perché coi proventi del Lazzabaretto, Arci ci finanziava anche tutta un’altra serie di iniziative. «Il Festival Acusmatiq e i concerti gratuiti che facevamo alla Mole e che non ricevevano alcun finanziamento» ricorda Michele Cantarini, presidente dell’Arci. «Lunedì presenterò una richiesta ufficiale al Comune e fisserò come deadline per la fine dei lavori il mese di giugno» aggiunge. Oltre sarebbe praticamente impossibile pensare ad un programma fattibile. Anche perché nel 2024 cade il 40esimo anniversario del cinema all'aperto alla Mole e si stava pensando ad un’edizione in grande. «Sarebbe un bel regalo di compleanno se non ci sospendessero» dice sorridendo.

I riscontri

Importante anche la risposta della cittadinanza. «Appena uscita la notizia, mi è esploso il cellulare di messaggi» racconta Malerba. «Facciamoci sentire, non sanno cosa hanno scatenato» scrive qualcuno sui social. «Fate una raccolta firme» o «intasiamo il profilo Whatsapp del Comune di messaggi» propone qualcun altro. «Il Lazzabaretto era l’unica cosa che in estate impediva ai ragazzi di andare a Porto Recanati durante la settimana» nota Cantarini. La città, insomma, non può permettersi di perdere un pezzo importante della sua movida. «Stiamo lavorando anche ad altre soluzioni ed in estate ci saranno diversi appuntamenti» promette, intanto, l’assessore alle Politiche giovanili Marco Battino.

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