La Lazio non vince più: lo 0-0 a Udine costa il secondo posto

La Lazio non vince più: lo 0-0 a Udine costa il secondo posto
Una Lazio stanca e acciaccata guadagna un punticino a Udine. Il solo nelle ultime quattro gare. E per una squadra che prima del lockdown aveva infilato 21 risultati utili di fila...

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Una Lazio stanca e acciaccata guadagna un punticino a Udine. Il solo nelle ultime quattro gare. E per una squadra che prima del lockdown aveva infilato 21 risultati utili di fila significa tracollo. E se la dea della vittoria ormai è lite, i biancocelesti devono quasi ringraziare la dea fortuna che al minuto 96 manda sul palo il tiro di De Paul. Sarebbe stata una punizione troppo grande per una squadra che comunque ci ha messo il cuore. Dopo l’addio allo scudetto (la Juve resta a +8) la squadra di Inzaghi cede anche il secondo posto in favore dell’Atalanta e domani sera, in caso di vittoria dell’Inter, potrebbe addirittura ritrovarsi quarta. Una caduta libera senza paracadute. E pensare che un successo ieri avrebbe potuto addirittura riaprire uno spiraglio nella lotta la titolo, complice il pari della squadra di Sarri e lo scontro diretto in programma lunedì. Niente da fare. 


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TROPPI ERRORI
Partita difficile per la Lazio che trova l’Udinese tutta chiusa nella sua metà campo ma abilissima a sfruttare le ripartenze. I biancocelesti fanno il gioco, i friulani impostano tutto sugli errori dei giocatori di Inzaghi. Okaka e soprattutto Lasagna vanno a mille a l’ora in contropiede e in più di una occasione la Lazio rischia. Il problema principale resta la testa, alla determinazione si alternano le amnesie. Nascono così le due grandi occasioni di Lasagna nella ripresa: nella prima è Luiz Felipe a compiere un miracolo, nella seconda è bravo Strakosha. Inzaghi perde Radu per un pestone e deve ridisegnare la difesa mettendo Bastos a destra e dirottando Acerbi a sinistra. Al centro va addirittura Parolo per un Luiz Felipe stremato. Lo spartito della gara non cambia più di tanto. Si vive di fiammate improvvise e soprattutto di tanti errori.

MAI PUNGENTE
Immobile galleggia senza mai trovare il guizzo. Torna spesso indietro fino alla linea di centrocampo ma non incide mai come dovrebbe. E’ pur vero che i compagni lo servono poco e male. Non va certo meglio il suo compagno di reparto Caicedo. Inzaghi è una furia: sbraita contro i suoi per gli errori in campo, poi se la prende anche con gli uomini che si scaldano colpevoli di essere troppo molli. Si dispera per un gol sbagliato da Adekanye poi, al minuto 96, alza gli occhi al cielo in segno di gratitudine per quel palo colpito da De Paul. La situazione è comunque grave, soprattutto alla luce dei tanti stop della Juventus. Quello che sembrava un sogno ora è un incubo dal quale la Lazio non riesce a svegliarsi.

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LE FORMAZIONI 

UDINESE:
(3-5-2) 1 Musso; Becao, De Maio, Nuytinck; Stryger Larsen, Fofana, Jajalo, De Paul, Sema; Okaka, Lasagna. All. Gotti
LAZIO: (3-5-2) Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Caicedo, Immobile. All. Inzaghi
 


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Corriere Adriatico