dal nostro inviato UDINE Attenti alla Lazio. E’ questo il messaggio che arriva forte e chiaro da Udine. I biancocelesti vincono per 2-1 infilando il quarto successo di fila...
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UDINE Attenti alla Lazio. E’ questo il messaggio che arriva forte e chiaro da Udine. I biancocelesti vincono per 2-1 infilando il quarto successo di fila in campionato, il quinto contando anche l’Europa League. E’ una squadra forte nella testa, quella di Inzaghi, capace di soffrire e colpire al momento giusto. Il tecnico pesca anche bene dalla panchina dalla quale può finalmente attingere senza la paura di mandare in campo una formazione squilibrata rispetto a quella fatta di soli titolari. Eh già, perché adesso ha praticamente due squadre. Stavolta il jolly è Durmisi, entrato per sostituire Lulic ammonito. Un cambio in ottica derby che però cambia la gara: il danese conquista la punizione da cui nasce il gol di Acerbi e dà a Correa la palla del 2-0. Per entrambi si tratta della prima rete con la maglia biancoceleste. Inzaghi fa un’altra rivoluzione, cinque volti nuovi rispetto al Genoa e ancora una volta ha ragione. La squadra risponde bene e pur soffrendo conquista altri tre punti fondamentali per la corsa Champions.
MARCIA IN PIU’
Un successo importantissimo su un campo difficile. L’Udinese è squadra fisica che sfrutta molto la gamba dei suoi centrocampisti, Fofana su tutti. I bianconeri peccano un po’ nella frenesia che spesso li tradisce nel momento fondamentale e poi trovano uno Strakosha monumentale che salva almeno due volte il risultato. L’urlo della panchina laziale al termine dei sei minuti di recupero fa capire la tensione che si respirava. I biancocelesti stanno dando grande prova di maturità e soprattutto rispetto allo scorso anno hanno imparato a soffrire senza crollare. Dodici punti in classifica che vogliono dire Champions. Punti e morale in vista della sfida infuocata di sabato pomeriggio contro la Roma.
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Corriere Adriatico