STOCCOLMA - “Volevo uccidere Ibrahimovic”. A dire queste macabre parole non è stato un portiere troppe volte battuto dalle staffilate del bomber svedese, o un difensore...
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L’uomo, condannato nel 2012 all’ergastolo per tre omicidi a sfondo razziale, e sospettato di altre 8 morto sospette, nella sua autobiografia racconta di essersi trovato a pochi metri dall’ex attaccante di Inter e Milan, ma la fortuna ha salvato la vita a Zlatan. “Non avevo un’arma in quel momento - racconta - mi sono precipitato a casa per cercare una pistola, ma quando sono tornato sul posto la sua Ferrari non c’era più”.
Mangs, che evidentemente come molti serial killer all’immagine ci teneva molto, sapeva il potenziale di quel delitto: “Se lo avessi ucciso, avrei fatto molto rumore sui media”. Chissà che Ibra, solitamente sempre così sicuro di sé, e che non ha mai paura di nulla, non abbia un po’ tremato a leggere queste dichiarazioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico