Fine dell'era dell'era Brevi, già cominciata quella Banchieri: Vis Pesaro, rivoluzione in silenzio

Fine dell'era dell'era Brevi, già cominciata quella Banchieri: Vis Pesaro, rivoluzione in silenzio
PESARO - Due righe per archiviare il passato, altrettante per proiettarsi sul presente e il futuro più immediato. Come anticipato sul giornale di ieri, è finita...

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PESARO - Due righe per archiviare il passato, altrettante per proiettarsi sul presente e il futuro più immediato. Come anticipato sul giornale di ieri, è finita l’avventura vissina di Oscar Brevi. Al posto del 55enne tecnico milanese è stato scelto Simone Banchieri - uno dei profili che avevamo messo nella lista dei papabili - con le due ufficialità date da brevi comunicati stampa apparsi sul sito web societario. 

 

L’identikit

Ma chi è Simone Banchieri? Torinese classe 1974, ha allenato in C la Pro Sesto e il Novara, dove ha sfiorato la promozione in Cadetteria dopo essere stato promosso dagli Allievi nazionali, con cui aveva vinto lo scudetto di categoria, alla guida della prima squadra. Esperienze d’Interregionale precedenti sulle panchine di Derthona, Caratese e Legnano, l’inizio è stato veramente dal basso. Fino a pochi anni fa, oltre ad allenare, lavorava: poi, vinto il campionato Berretti nazionale con la Canavese - contro il Milan di Nunziata e il Monza di Bergomi, specifica il sito gianlucadimarzio.com - «ho deciso di dare una sterzata entrando a Coverciano per ottenere il patentino da professionista». 

Il silenzio

Gli diedero del pazzo quando lasciò il posto fisso nell’area amministrativa dell’Omnitel, per inseguire un sogno a forma di pallone. Quando però ha conseguito con ottimi risultati la qualifica Uefa Pro, dopo aver frequentato il master a Coverciano, è salito agli onori delle cronache per essere stato l’unico a riuscirci senza avere alle spalle una carriera da calciatore di Serie A o B. Ammaliato dal Milan di Sacchi, scaramantico per sua stessa ammissione, arriva a Pesaro dopo che qualche settimana fa era stato vicino alla panchina dell’Alessandria. «Contratto fino al termine della stagione corrente», si limita a comunicare la società Vis Pesaro, anche se non è da escludere che si sia intavolato un qualche discorso in caso di salvezza. Supposizioni, dal momento che - si legge su vispesaro1898.it - «a difesa del lavoro che verrà fatto sul campo, continua il silenzio stampa di tutti i tesserati della società». Nessuna dichiarazione né conferenza stampa di presentazione, blindato il primo allenamento sostenuto ieri al supplementare Benelli, a tre giorni dall’importantissima sfida con l’Imolese, con le foto diramate dall’ufficio stampa. 


Simone Banchieri prende il posto di Brevi, il cui esonero è stato come detto annunciato con uno scarno comunicato: «La Vis Pesaro 1898 comunica di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra Oscar Brevi. La società ringrazia il mister per questi mesi insieme e per la sua professionalità, facendogli i migliori auguri per il futuro». Brevi saluta Pesaro dopo aver totalizzato 17 punti in 18 gare. Una media analoga a quella di David Sassarini, il predecessore, che ne aveva fatti 15 in 16 giornate, tra l’altro giocando sempre con quattro o cinque under su undici, e senza la stampella del mercato autunno-invernale che ha portato in biancorosso i vari Tonucci, Gerardi e St Clair, senza contare il fatto che Valdifiori e Pucciarelli il tecnico spezzino praticamente li aveva solo sfiorati. L’inizio di girone di ritorno della Vis di Brevi era stato incoraggiante, con 13 punti in sette partite tra gennaio e la prima metà di febbraio. Poi, però, quando la salvezza diretta sembrava raggiungibile, il nuovo crollo - a parziale scusante una serie incredibile di infortuni - incarnato da una sola vittoria, un pareggio e ben 6 sconfitte nelle ultime 8 gare. L’ultimo ko sabato a Gubbio, squadra impegnata a piazzarsi subito dopo il terzetto di testa che curiosamente all’andata era stata fatale anche a Sassarini. A Banchieri, scelto dal presidente Bosco e dal responsabile dell’area tecnica Menga, il compito di rivitalizzare una squadra apparsa svuotata, che senza Tonucci e Bakayoko (per giovedì potrebbero recuperare) ha imbarcato acqua da tutte le parti e che davanti fa una fatica boia a trovare la porta (un solo gol nelle ultime 6 uscite). Vediamo che succede giovedì sera, in una gara - quella delle 20.30 contro l’Imolese - da provare a vincere per ricacciare i romagnoli a meno 4, ma assolutamente da non perdere. Anche perché le ultime due fanno rima con Cesena e Carrarese, prima di playout che a questo punto paiono inevitabili. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico