Caos in campo, lancio di sedie dagli spalti e offese sessiste contro l'arbitro donna: maxi squalifica per l'allenatore

Alice Gagliardi di San Benedetto è stata pesantemente insultata: i tifosi hanno lanciato due seggiolini contro la terna arbitraòe

Tiziano De Patre
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ANCONA -  Accade tutto al “Savini” di Notaresco, in Abruzzo, nel corso del match San Nicolò Notaresco-Cynthialbalonga valido per la 23^ giornata del girone F, arbitrato dalla signora Alice Gagliardi di San Benedetto del Tronto, coadiuvata dagli assistenti Raschiatore di San Benedetto del Tronto e Amorello di Pesaro. Vincono gli ospiti 3-0, i soliti episodi che fanno discutere, proteste e lamentele. Il tutto pochi giorni dopo un altro episodio, quello di Osimo, che ha fatto discutere ed anche parecchio. Un paio di giorni bollenti, leggete quello che è successo con il tecnico che proprio questo pomeriggio ha rassegnato le dimissioni. 

Insulti sessisti contro un'arbitro donna, mister squalificato

A fine gara tante scintille con De Patre  che si è avvicinato con fare minaccioso, prima ad un calciatore della squadra laziale  e poi si è rivolto in maniera perentoria ad Alice Gagliardi brandendole contro una sedia e rivolgendole frasi offensive «implicanti discriminazione per motivi di sesso», mentre il tecnico abruzzese veniva trattenuto da altri dirigenti del suo sodalizio.

Un comportamento che gli è costato uno stop di un mese e mezzo. Fino al 31 marzo. E non solo: inflitti anche 2.500 euro di multa e una gara a porte chiuse al Notaresco, perchè i suoi tifosi hanno «rivolto reiterate espressioni triviali, offensive ed implicanti discriminazione per motivi di sesso all’indirizzo dell’arbitro. Inoltre i medesimi lanciavano due seggiolini all’indirizzo di un calciatore avversario e della terna arbitrale». Insomma, una brutta pagina di sport, macchiata da errori tecnici in campo e, ancor più gravi, atteggiamenti inqualificabili fuori.

 Questo è il girone dove sono impegnate le  squadre marchigiane con la Vigor seconda dietro alla capolista Pineto e il Tolentino tristemente ultimo con De Patre che ha subito una lunga squalifica che ha una importante parentesi anche in serie A con  la maglia del Cagliari e che nel proseguo della carriera con un'esperienza anche all'Ancona sia come giocatore prima che come allenatore poi. L'importanza della posta in palio, la brutta posizione in classifica e il nerovismo gli hanno tirato un brutto scherzo.

E così è arrivata la pesante squalifica  «per avere, al termine della gara, avvicinato con fare minaccioso un calciatore avversario. In seguito si rivolgeva al Direttore di gara brandendo una sedia e rivolgendole espressioni offensive e implicanti discriminazione per motivi di sesso; veniva trattenuto da altri dirigenti del sodalizio».

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Corriere Adriatico