Valentino Rossi pensa al Sachsenring Dopo Assen, l'obiettivo è confermarsi

Valentino Rossi pensa al Sachsenring Dopo Assen, l'obiettivo è confermarsi
MILANO - Archiviata la vittoria di Assen, Valentino Rossi si prepara ad affrontare nel prossimo Gp, in Germania, una gara molto importante per la sua stagione, quella che segna il...

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MILANO - Archiviata la vittoria di Assen, Valentino Rossi si prepara ad affrontare nel prossimo Gp, in Germania, una gara molto importante per la sua stagione, quella che segna il giro di boa del campionato. Il campione italiano guida la classifica iridata con dieci punti di vantaggio sul compagno di squadra-rivale Jorge Lorenzo, terzo in Olanda, una nuova vittoria al Sachsenring gli darebbe lo slancio giusto per puntare al decimo titolo iridato.




Arrivare comunque davanti nell'ultima prova prima della pausa estiva, potrebbe minare l'equilibrio dello spagnolo si squadra, ma c'è da considerare anche la Honda e i suoi piloti che non staranno a guardare. In Olanda, Marquez ha lottato con Rossi fino alla fine, costringendo addirittura il nove volte iridato a tagliare l'ultima curva prima della bandiera a scacchi per non cadere. Il campione del mondo in carica, quindi sembra aver lasciato alle sue spalle la crisi di inizio stagione e gli errori successivi, tornando in Olanda, competitivo e insidioso.



Rossi ad Assen si è difeso con l'istinto e l'esperienza, riuscendo a vincere la sua terza gara della stagione, ma la Honda sembra essere tornata. In Germania la Ducati dovrà dimostrare di essere matura per un risultato maiuscolo. Andrea Dovizioso e Andrea Iannone, dopo un inizio di stagione decisamente incoraggiante, non sono riusciti ancora ad ottenere una vittoria.



La conformazione del Sachsenring, una volta sfavorevole alle Ducati, potrebbe aiutare le performance della nuova GP15. Non saranno in pista, invece, il tedesco Stefan Bradl che si è rotto lo scafoide della mano destra in Olanda e il pilota della Repubblica Ceca Karel Abraham, che verrà sostituito dal collaudatore Honda Hiroshi Aoyama. Quella tedesca è una pista atipica rispetto alle altre del mondiale.



Circuito stretto, corto (solo 3,7 km) e tortuoso con dieci curve a sinistra e solo tre a destra, il Sachsenring impegnerà i piloti della MotoGP per ben trenta giri, mettendo a dura prova i piloti, le moto e soprattutto le gomme. Lo scenario potrebbe complicarsi in caso di pioggia, come accaduto lo scorso anno, quando la quasi totalità della griglia della classe regina partì addirittura dalla pit lane. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico