Come è morto Maradona: l'autopsia. Le ultime ore dal malore a casa ai soccorsi

Come è morto Maradona: l'autopsia. Le ultime ore dal malore a casa ai soccorsi
Diego Armando Maradona è morto per una "insufficienza cardiaca acuta", evidenziata in un "paziente con una miocardiopatia dilatativa"....

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Diego Armando Maradona è morto per una "insufficienza cardiaca acuta", evidenziata in un "paziente con una miocardiopatia dilatativa". E' l'esito dell'autopsia preliminare a cui è stato sottoposto il corpo del Pibe de oro. Maradona è deceduto ieri all'età di 60 anni.

L'esame autoptico, eseguito tra le 19.30 e le 22 di mercoledì nell'ospedale di San Fernando, ha appurato che l'insufficienza cardiaca ha provocato "un edema polmonare acuto", come anticipa la stampa argentina, a cominciare dai quotidiani Clarin e La Nacion. Alla procedura hanno partecipato 6 medici, compreso il perito nominato dalla famiglia. Per completare l'iter bisognerà attendere l'esito degli esami tossicologici, necessari per verificare l'eventuale assuzione di farmaci, sostanze stupefacenti o alcol.

 

In precedenza il procuratore generale di San Isidro, John Broyard, aveva reso noto che gli esami preliminari aveva escluso "ogni segno di attività criminale e di violenza". I familiari di Maradona hanno chiesto che i medici addetti all'autopsia entrassero in ospedale senza i propri telefoni cellulari: in questo modo hanno cercato di evitare che venissero scattate foto in maniera inopportuna.

 
LE ULTIME ORE  Diego Armando Maradona è stato trovato morto alle 11.30 di mercoledì 25 novembre nella sua casa del Barrio San Andres, tra Tigre e Escobar. I media argentini ricostruiscono le ultime ore del Pibe, che è deceduto nel sonno. L'ultima persona a vedere il Pibe vivo è stato il nipote, alle 23 di martedì 24 novembre. Nella serata di 2 giorni fa, in casa c'erano l'assistente del Pibe, un addetto alla sicurezza, un'infermiera e una cuoca.

 

 

Alle 11.30 di ieri mattina sono arrivati nell'abitazione anche lo psicologo e la psichiatra di Maradona. Hanno raggiunto la camera dell'ex calciatore, senza ricevere risposta. Il nipote e l'assistente, Maximiliano Pomargo e Johnny Esposito, hanno cercato di svegliarlo. Verificata l'assenza di segni vitali, hanno chiesto l'intervento dell'infermiera e della psichiatra che hanno eseguito manovre di rianimazione cardiopolmonare. Nel giro di pochi minuti sono arrivate diverse ambulanze ed è intervenuto anche un medico della zona. Sono state allertate anche le Dalma, Gianinna e Jana, le 3 figlie di Maradona che vivono in Argentina. La situazione è rapidamente precipitata e attorno a mezzogiorno, nel quartiere, sono state avvistate 6 ambulanze. I soccorritori hanno proseguito le manovre di rianimazione e hanno somministrato a Maradona dosi di atropina e adrenalina, senza però effetto.

 

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Corriere Adriatico