Maceratese in cattiva compagnia Ecco chi rischia di perdere la C

Giocatori e tifosi all'Helvia Recina durante una partita della Maceratese
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ANCONA - Oggi è l’ultimo giorno utile per le società di Lega Pro che dovranno regolarizzare il pagamento degli stipendi di aprile e maggio: il termine sarà alle 19 di stasera con i documenti da inviare alla Covisoc. Venerdì 30 giugno, presso la Figc, si conosceranno i club in regola. Già escluso il Latina che, precipitato dalla Serie B con debiti per 6 milioni di euro e fallito in tribunale, potrà ripartire in Serie D solo in sovrannumero, al momento sono 59 le aventi diritto, ma tra queste rischiano grosso diverse società.


Oltre alla Maceratese, il cui destino è nelle mani dell’imprenditore campano Claudio Liotti, che dovrà sborsare più di un milione di euro per pagare gli stipendi arretrati e garantire soprattutto l’iscrizione, sono almeno cinque le società che potrebbero essere escluse. Vede nero il Como, passato nelle mani di Akosua Puni Essien, moglie dell’ex centrocampista del Milan: non sono ancora stati trasferiti i soldi necessari per pagare gli stipendi e garantire l’affiliazione alla Figc e l’iscrizione al campionato. Secondo i compratori, la situazione economica del club sarebbe ben diversa dal giorno dell’accordo, soprattutto per quanto riguarda i debiti.

Scritto che si è salvato in calcio d’angolo il Vicenza, dove il milione e mezzo per la scadenza del 26 è stato trovato, anche il Mantova non sta affatto bene. La cordata guidata da Piervittorio Belfanti ha dettato le condizioni per rilevare il club: è pronta a sborsare 700mila euro subito, a patto che l’altro milione di debiti sia saldato dalla vecchia gestione bresciana. Sia Musso che Di Loreto non sono però intenzionati ad accettare. 

Corsa contro il tempo anche a Catanzaro: la famiglia Cosentino ha promesso che pagherà gli stipendi ma solo fino a quelli di marzo. Per restare tra i professionisti serve di fatto un impegno economico di un milione. Anche il Messina avrà più di un ostacolo per iscriversi. Il patron Proto ha raggiunto un accordo verbale con i giocatori sugli stipendi arretrati ma servono le firme per avere le liberatorie in mano e garantire poi l’iscrizione. Sicura un’altra penalizzazione in classifica. Intanto, anche per riallineare il bilancio in rosso, prosegue la vendita degli abbonamenti in anticipo: le tessere vendute hanno superato quota 1000. Una dimostrazione d’affetto da parte dei tifosi giallorossi, in attesa di buone nuove sul fronte societario.


Nella lista nera c’è ancora l’Akragas, che ha comunque pagato stipendi e contributi a calciatori, collaboratori e dipendenti fino al 31 maggio. Ora dovrà rispettare la scadenza del 30 giugno, quella dell’iscrizione al campionato di Serie C, ma resta il nodo dello stadio Esseneto, dove non è ancora stato realizzato l’impianto di illuminazione, una delle condizioni per ottenere il nullaosta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico