Fed Cup, l'Italia riparte da Schiavone ed Errani: la sfida alla Slovacchia

Fed Cup, l'Italia riparte da Schiavone ed Errani: la sfida alla Slovacchia
ROMA - La nuova Italia riparte da due certezze, ovvero Francesca Schiavone e Sara Errani. Sarà la 36enne milanese, che ha esordito in Fed Cup nel 2002, ad aprire domani la...

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ROMA - La nuova Italia riparte da due certezze, ovvero Francesca Schiavone e Sara Errani. Sarà la 36enne milanese, che ha esordito in Fed Cup nel 2002, ad aprire domani la sfida di Fed Cup tra Italia e Slovacchia al Palagalassi di Forlì su terra rossa indoor. Di fronte dalle ore 15 (diretta su SuperTennis) Jana Cepelova: due i precedenti entrambi a favore dell’azzurra, che precede di un posto nel ranking la rivale (100 contro 101). A seguire toccherà a Sara Errani, numero 49 Wta, opposta Rebecca Sramkova, 20 anni, numero 119 e esordiente in Fed Cup.


La Slovacchia è il primo ostacolo per le azzurre guidate dal nuovo capitano Tathiana Garbin sulla strada per ritornare nel World Group I dal quale l’Italia è uscita nel 2016, dopo 18 anni. In campo c’è una nazionale rinnovata: accanto a due esponenti del gruppo storico, Sara Errani e Francesca Schiavone, ci sono Jasmine Paolini e Martina Trevisan, rispettivamente 21 e 23 anni, entrambe alla prima convocazione con la nazionale di Fed Cup. Oltre a Camilla Rosatello, anche lei 21 anni, aggregata come quinta giocatrice.


«L’obiettivo è trasferire alle giovani qui con noi l’esperienza e il know how del gruppo storico. Qui abbiamo Francesca e Sara, due giocatrici che hanno fatto la storia del tennis italiano con le loro vittorie e i loro risultati. Stare con loro, allenarsi con loro, non potrà che fare bene alle più giovani», sottolinea la Garbin. Quindi sulla sfida con la Slovacchia priva della giocatrice più forte, la top ten Dominika Cibulkova (ma anche nell’Italia non c'è Roberta Vinci): «In Fed Cup il ranking conta relativamente. Contano la determinazione, la voglia di soffrire. Sarà un confronto molto duro, che bisogna interpretare bene. Per questo ho studiato tutte le giocatrici della Slovacchia guardando tanti video e ho pensato già ad alcune strategie. Giocare in casa e avere il tifo a favore potrà sostenerci nella prestazione e l’inserimento di qualche giovane aiuterà il gruppo ad avere ancora più energia. Le ragazze si stanno allenando con impegno e hanno tutte una gran voglia di giocare e dare il loro contributo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico