Milan-Celtic 2-0, Zapata e Muntari in gol

Zapata esulta (foto Spada - LaPresse)
Un Milan non bello ma volitivo riesce a battere il Celtic per due reti a zero e inizia bene il cammino in Champions League. Nella 'notte delle stellè a firmare il successo...

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Un Milan non bello ma volitivo riesce a battere il Celtic per due reti a zero e inizia bene il cammino in Champions League. Nella 'notte delle stellè a firmare il successo sono due 'gregari', Zapata e Muntari, che in tre minuti sanciscono una vittoria sofferta. Massimiliano Allegri manda in campo una formazione praticamente obbligata, decimata da assenze eccellenti: Kakà, Montolivo, De Sciglio, Abate ed El Shaarawy. L'attacco è affidato a Matri, più arretrati Balotelli e Birsa, titolare nell'emergenza come Christian Zaccardo, chiamato a dare il suo contributo in difesa. Sull'altro fronte Lennon si affida al 4-4-1-1 ma deve rinunciare a Forrest, Mouyokolo e anche a Ledley, che non riesce a recuperare in tempo. La partita non è stata nè bella nè avvincente, ma il risultato è quello che conta. Nel Milan si distingue ancora una volta un grande De Jong, pilastro davanti alla difesa.




L'esordiente Birsa, dopo un discreto avvio, si spegne quasi subito e lascia il campo ad Emanuelson dopo poco più di un'ora. Balotelli non si presenta al meglio ma è sempre decisivo, come in occasione del raddoppio rossonero. Sua la punizione deviata sul palo da Forster e ribattuta in rete da Muntari. L'attaccante azzurro è l'uomo su cui poggia l'azione offensiva assieme ad Alessandro Matri, schierato da punta centrale. L'intesa tra i due è ancora da perfezionare, le occasioni non sembrano fioccare anche a causa di un centrocampo in cui manca qualità.



Pesa moltissimo l'assenza di un regista come Montolivo. Muntari e Nocerino ci mettono impegno ma non dispongono della necessaria tecnica. Il Milan, non eccelso anche in difesa, non prende gol più per mancanza di cinismo da parte degli ospiti. Ne viene fuori un primo tempo mediocre, nel quale il Celtic usufruisce di una punizione a due in area regalata da Abbiati e non sfruttata da Stokes (17') mentre il Milan riesce ad impensierire Forster con una conclusione al volo di Balotelli al 4' e un colpo di testa di Matri da buona posizione al 21'.



Nocerino e Muntari ci provano solo dalla distanza, mentre Birsa desta una buona impressione fino a quando non regala una grande chance a Stokes al 40': retropassaggio sbagliato verso Zapata, lo scozzese si libera del colombiano e Mexes ci mette una pezza. Il Milan, partito aggressivo, si perde quasi subito e non riesce a sfondare. Pesano le assenze come i cambi di modulo e di uomini. I meccanismi non sono ancora oliati, l'azione risulta prevedibile e poco incisiva, soprattutto in avanti. Escluso il lampo al 4' anche Balotelli fatica ad entrare in partita, tocca pochi palloni e non trova adeguati spazi.



Ad inizio ripresa il momento più difficile: al 6' Samaras va via in dribbling a tre uomini e sfiora il gol dalla distanza, il greco ci riprova al 16' e al 19' ma non riesce mai a centrare la porta. Dalla parte opposta l'occasione migliore capita sulla testa di Muntari, che raccoglie un cross di Zapata dalla sinistra ma mette alto. Allegri prova a dare maggiore vivacità inserendo Emanuelson per Birsa, ma deve ringraziare prima De Jong (23'), autore di uno straordinario recupero su Brown, e poi la traversa al 35' sulla punizione velenosa di Stokes. La partita sembra avviarsi verso lo 0-0, tra qualche fischio del pubblico, tanti errori e una certa apatia in campo. A sbloccare la situazione al 37' è un tiro dalla distanza di Zapata deviato dall'incolpevole Izaguirre alle spalle di Forster.



È la sveglia per i rossoneri, che tre minuti dopo chiude la partita: punizione di Balotelli deviata sul palo dal portiere avversario e ribattuta vincente di Muntari a porta vuota. Secondo gol consecutivo in pochi giorni per il centrocampista ghanese dopo quello segnato a Torino. È un Milan che fatica tanto a centrare l'obiettivo ma in condizioni di emergenza era difficile chiedere e ottenere di più. I rossoneri sono stati comunque bravi a non farsi sopraffare dalla negatività citata alla vigilia da Adriano Galliani. Risultato a parte, Allegri attende con ansia il rientro di alcuni uomini chiave, anche se Montolivo e Kakà ne avranno per almeno un mese. Il brasiliano, tanto atteso in Champions, dovrà attendere tempi migliori per tornare nella competizione che più ama. Il girone H, dove il Barcellona ha dilagato contro l'Ajax, non è complicatissimo ma il Milan deve stare attento. La squadra di Allegri deve mostrare carattere e orgoglio per superare il turno e vincere la sfortuna.






«Kakà? Credo si tratti di un episodio. È un grandissimo giocatore, noi ci aspettiamo molto da lui, è un giocatore maturo e speriamo di riaverlo disponibile al più presto». Lo ha detto Barbara Berlusconi, membro del cda del Milan, ai microfoni di Sky Sport, prima di Milan-Celtic. «Il nostro è sicuramente un girone di grande fascino, ma anche di grande tradizione, infatti le quattro squadre che vi partecipano sono squadre che hanno conquistato tutte la Champions League, se non sbaglio sono più o meno sedici in totale i trofei conquistati. Io penso che per noi questo sia il nostro naturale palcoscenico, in queste occasioni mostriamo grande determinazione e concentrazione, quindi sono sicuramente ottimista».





Milan (4-3-2-1): Abbiati; Zaccardo, Zapata, Mexes, Constant (30' st Robinho); Nocerino, De Jong, Muntari; Balotelli, Birsa (18' st Emanuelson); Matri (42' st Poli). (1 Amelia, 36 Iotti, 31 Benedicic, 24 Cristante). All.: Allegri

Celtic (4-4-1-1): Forster; Lustig, Ambrose, Van Dijk, Izaguirre; Matthews (30' st Boerrigter), Brown, Mulgrew (44' st Biton), Samaras; Commons (32' st Pukki); 10 Stokes 6. (24 Zaluska, 17 Baldè, 18 Rogic, 46 McGeouch, 6 Biton). All.: Lennon

Arbitro: Stark (Germania)

Reti: nel st 37' Zapata, 40' Muntari

Angoli: 9-6 per il Celtic


Ammonito: Brown per gioco falloso

Spettatori: 54.623 per un incasso di 1.522.939,33 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico