Ancona, arriva il momento delle scelte: è la settimana di Donadel

Ancona, arriva il momento delle scelte: è la settimana di Donadel
ANCONA - Si apre oggi la settimana di Marco Donadel. Siamo solo al 5 giugno ma non è poi così presto se si tratta di decidere chi debba essere l’allenatore...

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ANCONA - Si apre oggi la settimana di Marco Donadel. Siamo solo al 5 giugno ma non è poi così presto se si tratta di decidere chi debba essere l’allenatore dell’Ancona nel prossimo campionato. Probabile che un nuovo contatto avvenga già in giornata, per programmare un incontro nel corso del quale arrivare ad un’intesa.

 

Settimana decisiva

Comunque entro questa settimana si arriverà ad una decisione. Da parte della società c’è la convinzione di poter giungere ad una conclusione positiva. La scelta della guida tecnica condiziona l’intera programmazione della prossima stagione. Se non si arriva ad individuare l’allenatore è molto complicato cominciare a disegnare l’architettura dell’organico della nuova Ancona. Le ipotesi di lavoro in sede di mercato non possono diventare vere e proprie trattative, impossibile portare avanti negoziati oltre la fase embrionale se non sono prima state definite delle linee tecnico tattiche definite. Ed allora la fase di riflessione in cui è entrata la trattativa fra la dirigenza biancorossa e Marco Donadel non può durare ancora tanto a lungo. Le parti sono ferme all’incontro della settimana scorsa nel corso del quale ciascuno ha posto sul tavolo le proprie carte. In seno alla società in questi giorni si sono succeduti vertici nel corso dei quali sono state analizzate le esigenze manifestate dal tecnico veneto.

Le differenze

La situazione non è di semplice lettura, in quanto i punti qualificanti del programma esposto da Marco Donadel attengono a vari aspetti organizzativi. D’altra parte non va dimenticato come a chiamarlo alla guida dell’Ancona dopo l’esonero di Gianluca Colavitto sia stato Roberto Ripa che lo ha avuto come calciatore negli anni in cui l’amministratore delegato biancorosso ha ricoperto incarichi dirigenziali nella Fiorentina dei Della Valle. Lo stesso Donadel già a Firenze terminata la carriera di calciatore era stato collaboratore tecnico sia di Prandelli che di Iachini. La stima nei confronti dell’allenatore veneto è stata consolidata dall’operato di quest’ultimo nel corso della sua pur breve esperienza al timone dell’Ancona. Probabilmente però nel momento in cui la società ha deciso di proporre a Donadel un nuovo contratto e di affidargli la responsabilità della panchina non avrebbe immaginato di trovarsi di fronte ad una posizione così decisa. Ecco quindi la necessità di prendersi reciprocamente del tempo e di avviare una riflessione sulle questioni poste sul tavolo dallo stesso Donadel. Temi che potrebbero determinare una profonda innovazione nel modo di fare calcio sia in campo che soprattutto nell’organizzazione. Il passaggio dalla gestione di Colavitto a quella di Donadel ha marcato un cambio di direzione netto, sia dal punto di vista dell’interpretazione tattica sul campo che nel metodo di lavoro. Due tecnici molto diversi con una differente visione tattica ma anche complessiva. Se però in questo suo primo periodo alla guida dell’Ancona caratterizzato da un tempo breve con poche partite ravvicinate, e dalla specificità dei playoff, Donadel non ha avuto né il modo né il tempo per discutere con la società, adesso vorrebbe partire nel nuovo rapporto con idee chiare e condivise.

E Colavitto? 

Dal mondo calcistico abruzzese sono rimbalzati gli echi di un possibile accordo fra Gianluca Colavitto e l’Avezzano che milita in Serie D. In realtà l’ex allenatore dell’Ancona punta ad una panchina in C. Ad Avezzano peraltro Colavitto aveva già lavorato nel 2019, prima di approdare al Matelica, ma al momento questa ipotesi non trova riscontro. Invece Colavitto potrebbe entrare in corsa per la panchina del neopromosso Pineto qualora il tecnico sangiorgese Daniele Amaolo che ha appena condotto il club abruzzese in Serie C dovesse cambiare aria.

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Corriere Adriatico