Urbino, al Teatro Sanzio i cameristi del Montefeltro con La Cenerentola

Julija Samsonova Khayet
URBINO - Il M° Stefano Bartolucci dirige domenica 6 marzo al Teatro Sanzio l’Orchestra “I cameristi del Montefeltro” – accompagnata dal “Coro I...

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URBINO - Il M° Stefano Bartolucci dirige domenica 6 marzo al Teatro Sanzio l’Orchestra “I cameristi del Montefeltro” – accompagnata dal “Coro I Cantori della città futura” – nel secondo appuntamento con l’opera che, dopo La Bohème, vede in scena La Cenerentola di Gioachino Rossini.

                    
Lo spettacolo (ore 17) è proposto nel cartellone di Urbino in Musica, seconda edizione della stagione musicale promossa dal Comune di Urbino e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
 
La Cenerentola è un melodramma giocoso su libretto di Jacopo Ferretti. Il titolo originale completo è La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo. Il soggetto fu tratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault, ma Ferretti si servì anche di due libretti d'opera, Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard (1810) e Agatina, o la virtù premiata di Francesco Fiorini per Stefano Pavesi (1814). L'opera fu composta in circa tre settimane e Rossini, come fece in altre occasioni, affidò ad un assistente (in questo caso Luca Agolini) la composizione dei recitativi secchi e delle arie meno importanti, quelle di Alidoro e Clorinda. La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi, che era stata già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia, cantò il ruolo della protagonista. Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l'opera divenne popolarissima e fu ripresa in Italia e all'estero.
 
In questo allestimento a cura di Roberto Ripesi Cenerentola è interpretata da Julija Samsonova Khayet, Don Ramiro da Patrizio Saudelli, Don Magnifico da Roberto Ripesi, Dandini da Daniele Girometti, Alidoro da Massimiliano Mandozzi, Clorinda da Anna Caterina Cornacchini e Tisbe da Daniela Bertozzi.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico