La Traviata transgender diventa un caso: il Pd contro i comuni di Fermo e Ascoli Piceno

La Traviata transgender diventa un caso: il Pd contro i comuni di Fermo e Ascoli Piceno
FERMO- «Una Traviata che diventa transgender non è cosa per le scuole ed è stata vietata agli studenti; i Comuni di Fermo e di Ascoli Piceno hanno deciso di...

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FERMO- «Una Traviata che diventa transgender non è cosa per le scuole ed è stata vietata agli studenti; i Comuni di Fermo e di Ascoli Piceno hanno deciso di censurare un'opera premiata per la sua capacità di parlare ai ragazzi. Una scelta retrograda e incomprensibile: in un mondo in cui i giovani vedono e parlano di tutto, li si priva della possibilità di riflettere sulla realtà che li circonda, abbattendo il muro dei pregiudizi e degli stereotipi». La deputata Pd Irene Manzi interviene sulla querelle che si è innescata intorno alla produzione del capolavoro di Verdi con la regia di Luca Baracchini, in scena in questi giorni sui palcoscenici della Rete Lirica delle Marche: Fano, Fermo, Ascoli Piceno. 

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La produzione

Si tratta di una produzione che ha vinto un bando internazionale per artisti under 35, promosso dalla Rete Lirica assieme al circuito Opera Lombardia e Opera Europa. Giudicando l'allestimento troppo scabroso, i Comuni di Fermo e di Ascoli Piceno hanno deciso di presentare l'opera in forma di concerto nelle anteprime per gli under 30, dedicate alle scuole, rispettivamente il 9 e il 16 febbraio. Nessun problema invece per Fano, dove La Traviata è stata già vista e applaudita nella messa in scena di Baracchini da studenti e pubblico adulto. Per Ascoli Piceno si tratta un pò di una recidiva: nel 2018 alcune scuole medie rinunciarono a portare i ragazzi a teatro per «Così fan tutte» di Mozart, perché «si parlava di sesso». Secondo Manzi «questa censura è grave, crea un pericoloso precedente e mina l'indipendenza della Fondazione Rete Lirica delle Marche. Che male c'è a raccontare ai ragazzi il valore della differenza attraverso un diverso approccio all'arte, alla bellezza del teatro e del suo poter abbattere le barriere?» conclude. 

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Corriere Adriatico