Sabina Guzzanti sul palco del teatro Persiani di Recanati con “Le verdi colline dell’Africa”: «Ci divertiremo con l’attualità»

Sabina Guzzanti protagonista di “Le verdi colline dell’Africa” in prima nazionale: «Ci divertiremo con l’attualità»
RECANATI - Debutto moltiplicato per due per la stagione teatrale di Recanati: domani, martedì 8 novembre, alle ore 21,30 andrà in scena la prima nazionale di...

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RECANATI - Debutto moltiplicato per due per la stagione teatrale di Recanati: domani, martedì 8 novembre, alle ore 21,30 andrà in scena la prima nazionale di “Le verdi colline dell’Africa” che è anche la prima della nuova stagione del Persiani. Lo spettacolo, prodotto da Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito teatro e Argot produzioni e voluto da Comune e Amat, è scritto e diretto da Sabina Guzzanti, che sarà in scena con Giorgio Tirabassi (info: biglietteria 0717579445).

 
Guzzanti che spettacolo sarà? 
«Non posso anticipare troppo, sarà una rappresentazione tutta da scoprire. Sarà chiamato in causa lo scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke, ma non sarà su di lui. È uno spettacolo divertente, che affronta tematiche attuali, posso citare ad esempio lo storytelling. Il dispositivo drammaturgico è originale, mai usato, sarà quasi un gioco, con il coinvolgimento del pubblico».
Il pubblico è importante…
«Il pubblico è in simbiosi con il teatro, ha una dipendenza quasi dialettica. Mi piace il pubblico vivace del teatro. Al cinema gli spettatori sono educati e composti, e lo sono anche a teatro, come da cerimonia. Serve una derivazione dionisiaca, gli spettacoli devono essere rivitalizzanti, non pedagogici, e il pubblico deve risvegliarsi, non essere dormiente. Il teatro è bello se ha un rapporto vivace, se è un’esperienza coinvolgente».
Al contrario dell’online quindi? 
«Ecco, bisogna reagire anche a quello, bisogna rompere le convenzioni». 
In che direzione va il teatro? 
«Ci sono tante cose interessanti in giro, io nel mio piccolo provo sempre a fare cose di rilievo. Anche il pubblico vuole un confronto, quello vero “tridimensionale”, vivo».
Tornando a “Le verdi colline dell’Africa”, com’è lavorare con Giorgio Tirabassi? 
«È il non fumatore più accanito che conosca! Scherzo, ci si lavora molto bene, lo conoscevo già. Solitamente io scrivo per me sola, per uno one-woman-show, sono comica, qui invece la piéce l’ho realizzata per due. Cercavo un attore che avesse un talento comico, e avevo notato Giorgio Tirabassi nella sua interpretazione in “Liberi tutti” su Rai Play, era divertente. L’ho voluto con me e ora ci vedrete sul palco insieme, dove recitiamo in modo libero. Giorgio per questo mi è sembrato molto adatto, serve improvvisare, lui è a suo agio, e ci divertiamo insieme, e di conseguenza si divertirà pure il pubblico».
Com’è lavorare per il debutto a Recanati? 
«Un luogo stupendo, siamo ai piedi dell’Ermo colle, la città l’avevo già vista, c’ero stata. Tutta la Regione Marche, comunque, è bella e ha un pubblico stupendo!». 
Cosa si augura quindi? 
«“Che piovano caramelle e menta da cielo”... forse sarò un po’ idealista. La verità è che sono curiosa di vedere la reazione del pubblico alla prima di quest’opera».
Scrittura, recitazione, regia, dove si trova più a suo agio? 


«Mi piace tutto. Quando scrivo mi curo anche la regia, faccio tutto da sola, ho fatto anche il cinema. Se scrivi ti dirigi da sola ovvio. Il comico è uno che si inventa un proprio testo, ho sempre fatto questo nella vita, ho iniziato dalla comicità». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico