Coronavirus, la Rai ferma Porta a porta. L'ira di Bruno Vespa: «Decisione gravissima»

Coronavirus, la Rai ferma Porta a porta. L'ira di Bruno Vespa: «Decisione gravissima»
Effetto Coronavirus. La trasmissione Porta a Porta non andrà in onda né oggi, né domani, né giovedì: ad annunciarlo è stato lo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Effetto Coronavirus. La trasmissione Porta a Porta non andrà in onda né oggi, né domani, né giovedì: ad annunciarlo è stato lo stesso conduttore del programma, Bruno Vespa, che non ha preso bene la decisione da parte della Rai. «Apprendo che la direzione generale della Rai avrebbe deciso di non mandare in onda 'Porta a Porta' nelle giornate di oggi, mercoledì, giovedì», ha detto Vespa.


LEGGI ANCHE:

Non si ferma l'allarme Coronavirus: ancora un vittima nelle Marche, i morti salgono a 13. I nuovi positivi 71, il totale è 394/ La mappa del contagio in tempo reale

Coronavirus e alimentazione: rischi, precauzioni e i cibi più indicati per le difese immunitarie



«Da soldato, sono abituato da sempre a rispettare le decisioni aziendali. Ma questa mi sembra gravissima e pretestuosa», ha detto piccato, spiegando che «Nicola Zingaretti è venuto a 'Porta a Porta' nel pomeriggio di mercoledì scorso e ha manifestato i primi sintomi di positività al virus sabato».



«Il direttore generale dello Spallanzani, professor Ippolito, mi ha confermato che il rischio si limita alle persone che nelle 48 ore precedenti (e non 72, come nel nostro caso) abbiamo avvicinato la persona infetta per più di mezz'ora a meno di un metro di distanza. Questo con Zingaretti non è avvenuto. Non esiste pertanto nessuna ragione sanitaria su cui si fondi il provvedimento». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico