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PESARO - Performance, proiezioni video, incontri, conferenze e un progetto di formazione: la decima edizione della rassegna “Destini Incrociati”, prevede tre giornate a Pesaro (da domani, 18 dicembre, a mercoledì 20) in grado di restituire le nuove esperienze drammaturgiche sperimentate da registi e autori professionisti che lavorano sul campo con detenute e detenuti, spesso direttamente coinvolti anche nel processo di scrittura e allestimento.
Il tema
«Grazie al protocollo d’intesa triennale - afferma Vito Minoia, presidente del CNTiC e coordinatore INTiP - per la promozione del teatro in carcere, in accordo con il Ministero della Giustizia e ancora con il sostegno del Ministero della Cultura, siamo riusciti quest’anno a dar vita a un evento significativo che consente di sviluppare un’ampia riflessione sul tema della dignità e dei diritti della persona a 10 anni dalla scomparsa di Nelson Mandela e a 65 anni dalla nascita della prima vera esperienza di teatro in carcere contemporaneo: quella del San Quentin Drama Workshop (Stati Uniti).
Gli appuntamenti
Domani si prevede una prima giornata ricca di appuntamenti, tra cui l’evento scenico inaugurale “Il Filo di Arianna. Primo episodio Metamorfosi” (nella Casa circondariale di Pesaro alle 14,30). Poi la consegna del Premio Internazionale Gramsci 2022 a Elena Cánovas e Teatro Yeses di Madrid (a Palazzo Gradari alle 18,30) e la conclusione al Teatro Rossini (ore 21) con lo spettacolo “Spettri” con gli attori detenuti della Casa Circondariale di Brindisi e i danzatori professionisti della Compagnia D’Arte Dinamica AlphaZTL diretta da Vito Alfarano. Spettri è lo studio, il confronto, la conoscenza e l’approfondimento di alcuni personaggi storici o iconici o semplicemente protagonisti di un evento che ha segnato la vita e i destini di tutti: Enzo Tortora, Madre Teresa di Calcutta, Frida, Bernard Milk, Les Patronas, Peppino Impastato, Palmina Martinelli (quattordicenne della provincia di Brindisi bruciata viva per aver rifiutato di prostituirsi). Personaggi che hanno cambiato il mondo, spendendo molte delle loro energie per cercare di trasformare, in meglio, l’umanità lasciando delle tracce di sé. Il 19 e il 20 si proseguirà con gli incontri, la rassegna video e gli spettacoli tra cui: alle 21.30 del 19 dicembre, alla Chiesa dell’Annunziata, “La regina resta” dell’Accademia Mediterranea dell’Attore con gli attori detenuti della Casa Circondariale di Lecce.
Il gran finale
Mercoledì alle 16,30 alla Chiesa dell’Annunziata “A filo d’acqua” di Voci Erranti, regia di Simone Morero, con gli attori della Rems di Bra (Cuneo) e alle 18 con “Lo stupro”, monologo di Franca Rame con Gilberta Crispino, Donatella Massimilla e Mattea Fo, regia di Donatella Massimilla, progetto di Fondazione Fo Rame e Centro Europeo Teatro e Carcere (Milano). Info: 329.7218097.
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Corriere Adriatico