MILANO - A giugno avrebbe compiuto 90 anni. E' morto oggi a Milano Cino Tortorella, notissimo per essere stato per anni il mago Zurlì dello Zecchino d'oro. Autore e...
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Felice Tortorella, meglio noto come Cino era nato a Ventimiglia il 27 giugno 1927. Era stato un conduttore televisivo e autore televisivo italiano.
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Orfano di padre, morto prima della sua nascita, venne cresciuto dalla madre Lucia. Dopo il liceo classico, si iscrisse al corso di laurea in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano che tuttavia abbandona. Svolse servizio militare nel corpo degli alpini come paracadutista per poi dedicarsi a tempo pieno al teatro, dove ben presto mise in luce le sue doti al punto da essere scelto come aiuto regista da Enzo Ferrieri. Partecipò allora alla selezione per la Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler, venendo scelto tra i 15 vincitori (su circa 1500 aspiranti). Fu qui che, dopo aver abbandonato gli studi universitari, nel 1956 promosse la messa in scena di una pièce teatrale per ragazzi dal titolo Zurlì, mago Lipperlì, dalla quale venne tratta la sceneggiatura del suo primo programma televisivo "Zurlì, mago del giovedì", andato in onda nel 1957. Nel 1959 concepì e progettò la manifestazione canora dello Zecchino d'Oro, andato in onda per la prima volta quello stesso anno.
Ha condotto la trasmissione dalla sua prima edizione alla 51ª (2008), fino al 1972 impersonando il ruolo del famosissimo Mago Zurlì. Lo spettacolo televisivo Mago Zurlì, il mago del giovedì prendeva ispirazione dal precedente lavoro teatrale e andò in onda per la prima volta il 3 gennaio 1957, per iniziativa di Umberto Eco, allora funzionario Rai. La trasmissione ebbe un successo travolgente e rimase nel ricordo di tutti i bambini dell'epoca. Nel 2002, in occasione della quarantacinquesima edizione dello Zecchino d'Oro, è entrato nel Guinness dei primati per aver presentato lo stesso spettacolo più a lungo di chiunque altro al mondo.
In Rai è stato autore e regista di Chissà chi lo sa?, trasmissione andata in onda consecutivamente per dodici anni e citata, oltre che nelle opere di Aldo Grasso, da Walter Veltroni nel libro Le trasmissioni che hanno fatto l'Italia, che la ricorda come la più importante trasmissione della tv dei ragazzi. Altre sue note trasmissioni andate in onda sulla Tv di stato sono Scacco al re e Dirodorlando. È stato poi, nel 1962, autore e regista di una trasmissione della Rai dal titolo Nuovi incontri, presentata in video da Luigi Silori, al quale hanno partecipato importanti scrittori del novecento come Alberto Moravia, Dino Buzzati, Riccardo Bacchelli e Giancarlo Fusco. Nel 1976-1977 ha collaborato alla stesura dei testi del programma per ragazzi Gioco-città. Ha inoltre avuto un ruolo importante nelle emittenti televisive private, avendo collaborato negli anni settanta e nei primi anni ottanta dapprima con Telealtomilanese e poi con Antenna 3.
Dell'esperienza di Antenna 3 è assai importante Telebigino, una trasmissione pomeridiana di tre ore condotta da Roberto Vecchioni, dove il cantante, che all'epoca era anche professore di latino e greco al liceo Cesare Beccaria di Milano, riceveva telefonate di ragazzi in difficoltà con i compiti a casa, e forniva aiuti per le materie letterarie.
Corriere Adriatico