ANCONA - Parlare d'arte con parole di poesia nel cortile della Pinacoteca Podesti. Se la felicità esiste, una scintilla se n'è accesa nel pomeriggio de...
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“La forza tellurica” della Crocefissione del Lotto secondo Scarabicchi accanto all'idillio pastorale del “Riposo dopo la fuga in Egitto” del Barocci per Piersanti, l'intimità e la distanza provate da Maria Grazia Maiorino a osservare la Pala Gozzi del Tiziano, e La città ideale del Laurana che appare a Franca Mancinelli come “metà vuota e trasparente di una clessidra”: non c'è forse nota poetica, in questo libro, e nelle parole degli autori, che non ci apra una nuova piccola finestra che non sospettavamo su quadri che pure tutti già amiamo e ammiriamo.
E il 23 giungo, la quinta giornata prevede al Lazzabaretto della Mole alle 19 il Worldwide reading for Ashraf Fayadh, poeta e artista di origine palestinese, nato e residente in Arabia Saudita, dove è stato incarcerato nel 2013 per apostasia, promozione dell’ateismo e idee blasfeme. Zahra Asri legge i versi in arabo di Fayadh. Ma il vero clou della manifestazione sarà alla Mole Vanvitelliana, dove alle 21,30 si presenta “Corpus Pasolini - Il corpo di un poeta civile” spettacolo di e con Giorgio Felicetti. Per voce, visioni e violoncello, lo spettacolo, prodotto da Esteuropaovest, vede in scena, accanto a Felicetti, Peppe Franchellucci al violoncello, Roberto Butani (apparizioni) e Giorgia Basili (videoproiezioni). Un reading dedicato alla “lucidità impressionante al limite della veggenza, che ha fatto della diversità ed emarginazione la propria poetica” di Pier Paolo Pasolini.
E c'è già attesa per lo spettacolo, il 24 giungo, di Guido Catalano, un “selvaggio” della poesia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico