Un'infemiera dell'ospedale di Jesi scrive poesie per un'antologia

Maria Teresa Chechile
JESI - Un’infermiera dal cuore d’oro con la passione per la scrittura fa breccia tra i migliori poeti contemporanei. La poesia “Di Notte”, scritta da...

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JESI - Un’infermiera dal cuore d’oro con la passione per la scrittura fa breccia tra i migliori poeti contemporanei. La poesia “Di Notte”, scritta da Maria Teresa Chechile, infermiera all’ospedale Carlo Urbani di Jesi, è stata selezionata dalla casa editrice Aletti e andrà a far parte dell’antologia dei poeti italiani contemporanei, letta da Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel per la letteratura Salvatore (1959).

Scrittore a sua volta, ma anche regista e attore, dedito da oltre 30 anni alla teatro-poesia, Alessandro Quasimodo è presidente di giuria di numerosi concorsi letterari nazionali e internazionali. Ha scelto il componimento di Mari Teresa Chechile per farlo entrare nella prestigiosa antologia poetica che sarà disponibile anche in cartaceo ed e-book da giugno. La raccolta comprende circa 60 autori e sarà presente alla Biblioteca nazionale di Castro Pretorio a Roma e alla Biblioteca Alessandrina dei Beni culturali. Ma non basta. Il nome della jesina Maria Teresa Chechile comparirà anche nell’enciclopedia dei poeti italiani contemporanei, grazie ai suoi componimenti intitolati “Pensiero dove vai...” (già scelta al concorso per la giornata mondiale della poesia che si celebra a marzo), “Metafisica” e “Il rumore del silenzio”, scelti dal critico letterario Giuseppe Aletti.
Soddisfatta e molto emozionata di tanto clamore attorno ai suoi versi, ora Maria Teresa si prepara a partecipare al corso di scrittura poetica in programma ad agosto nella città della poesia – Rocca Imperiale, a Cosenza – alla presenza del grande Mogol. “Amo il mio lavoro – dice – spesso oltre al bisogno di curare il corpo si associa quel bisogno di sostegno morale. E’ come se in me i due “bisogni”fossero in sintonia”. Forse è proprio grazie a questa sua profondità d’animo che Maria Teresa riesce a tratteggiare le sfumature dei suoi pensieri e trasformarle in parole e versi.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico