L'amicizia con Fellini, l'Oscar con "La Vita è bella" : standing ovation a Jesi per il compositore Nicola Piovani

L'amicizia con Fellini, l'Oscar con "La vita è bella" : standing ovation a Jesi per il compositore Nicola Piovani
JESI - L’anteprima del XXII Pergolesi Spontini Festival ha portato a Jesi, in Piazza Federico II, il compositore Nicola Piovani, vincitore del Premio Oscar per la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

JESI - L’anteprima del XXII Pergolesi Spontini Festival ha portato a Jesi, in Piazza Federico II, il compositore Nicola Piovani, vincitore del Premio Oscar per la colonna sonora del film “La Vita è bella” di Roberto Benigni. Piovani è stato protagonista del concerto “La musica è pericolosa – Concertato” , un viaggio musicale nel quale ha raccontato al pubblico i percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di artisti quali Fabrizio André, Vincenzo Cerami, Roberto Fellini, Federico Fellini, Luigi Magni, Marco Bellocchio, Mario Monicelli, e di tanti registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione.

Piovani al piano tra aneddoti e note

Sul palcoscenico, con Nicola Piovani alla direzione e al pianoforte, erano Marina Cesari al sax e clarinetto, Pasquale Filastò al violoncello e alla chitarra, Pietro Pompei alla batteria/percussioni, Carmine Iuvone al contrabbasso, Sergio Colicchio tastiere. Produzione Fondazione Musica per Roma.

Nel suo racconto a Jesi, il pianista romano ha ricordato per primo la sua amicizia con Fellini, che piangeva sempre quando ascoltava una melodia. Quindi, lui al piano e con i suoi musicisti, ha eseguito brani dalle colonne sonore de “L’intervista” e “Ginger e Fred” di Fellini, “Il marchese del grillo” di Mario Monicelli, e “Il traditore” di Marco Bellocchio. 

Alternando aneddoti e musica, ha raccontato del suo lavoro al fianco di Marcello Mastroianni, eseguendo dal vivo con il canto registrato dell’attore il suo arrangiamento di “Caminito” da  “De eso no se habla”, film argentino del 1993. Ha narrato del suono delle campane del convento delle suore che furono il motore creativo del “Bombarolo” di De André. Della gioia infantile che esplodeva in Piovani quando sentiva da lontano arrivare la banda del paese da cui ha tratto ispirazione per comporre la marcetta che accompagna l’ingresso in scena di Roberto Benigni in teatro e in tv.

La collaborazione con Roberto Benigni

Fu Benigni – ha raccontato Piovani – a chiedergli una canzone sentimentale per concludere uno spettacolo comico, “una melodia semplice, di quelle che ti sembra di aver già sentito, che dica solo ‘quanto t’amo!’“, e che è diventata una delle canzoni di maggior successo di Piovani-Benigni su versi di Cerami, “Quanto t’ho amato”, pure suonata sul palco jesino.

Il concerto si è chiuso sulle note de “La vita è bella”, e con il ringraziamento del compositore agli spettatori: “La musica è questo: musicisti in carne e ossa che suonano a un pubblico in carne e ossa”.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico