Musica e arte nella natura, il gruppo The Ladder Cloud Thing sceglie come palco il tempio del Valadier

La performance al tempio del Valadier
GENGA - Musica e arte si confrontano scegliendo il tempio del Valadier di Genga come palco per il gruppo The Ladder Cloud Thing all’interno del progetto...

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GENGA - Musica e arte si confrontano scegliendo il tempio del Valadier di Genga come palco per il gruppo The Ladder Cloud Thing all’interno del progetto “Moments” registrato nei mesi scorsi ma che sarà in diretta streaming giovedì 27 gennaio sui canali di Recall.

 

Un nuovo concetto di evento digitale creato da famoso marchio torinese di organizzazione di eventi di intrattenimento musicale elettronico, per registrare performance in contesti di carattere esclusivo, contenuti musicali in cornici speciali, con la finalità di promuovere ricchezza culturale e artistica dei territori trasmesso su tutti canali ufficiali del gruppo torinese e su quelli dei partner.


Protagonisti di questa performance unica Michele di Martino e Filippo Nardini (supportati dal tecnico audio Lorenzo Boscucci e dal percussionista Jacopo Nigro, assente a Genga ma parte integrante del progetto), che hanno portato in uno dei cuori spirituali ed artistici delle Marche una musica ricolma di suoni elettronici, ambient ed eterei. Noti al pubblico per la pubblicazione di due Ep, il secondo “The Man Who Died Twice” è stato pubblicato il 5 Novembre sull’etichetta indipendente TLCT records (di proprietà dei due musicisti) e distribuito dalla berlinese Muting The Noise, si sono esibiti nei mesi scorsi a ridosso del tempio del Valadier, un tempio neoclassico a poca distanza dallo storico eremo di Santa Maria Infra Saxa e voluto da Papa Leone XIII, pontefice nato proprio a Genga nel 1760. 


«Il nostro progetto musicale – spiega Michele di Martino – nasce a ridosso del lockdown del 2020, anche se con Filippo ci conosciamo e stimiamo da tanto tempo». La band laziale ha portato in questo luogo magico un progetto musicale intenso, denso di calma e momenti di riflessione, tanto da rendere la performance registrata all’alba il giusto accompagnamento per uno dei luoghi marchigiani più riconoscibili per sacralità e valore paesaggistico. Da quell’unione artistica una corsa tra le note, miscelando ambiente e suggestioni ai limiti del pop. «Conoscevo il tempio di Valadier – prosegue di Martino – ma non avevo mai avuto modo di visitarlo, quindi per me e per noi qualcosa di unico visto che con la nostra musica cerchiamo di trasmettere il valore dell’attaccamento alla natura. La natura è fondamentale per il nostro approccio creativo e il tempio è stato un vero e proprio luogo da sogno, con la nostra musica in grado di unirsi perfettamente». 


Altro perno fondamentale nella performance dei The Ladder Cloud Thing il rispetto del luogo, con una scenografia ridotta al minimo per dare ancora più peso e potenza alla natura del posto scelto per registrare il video. «Siamo arrivati al tempio del Valadier – conclude di Martino – su iniziativa dei ragazzi di Recall. Avevo già collaborato con loro ad una performance al Maxxi di Roma, e dopo aver conosciuto anche il nuovo progetto The Ladder Cloud Thing hanno deciso di proporci questa nuova emozione, perché per noi suonare lì è stato unico ed irripetibile». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico