Il Principe in "Vivavoce" regala emozioni al Teatro delle Muse

Il Principe in "Vivavoce" regala emozioni al Teatro delle Muse
ANCONA - Il Principe è tornato fra noi, con mezzora di ritardo. Inizia senza proferire parola. Ma il Principe è così... ci vuole un po’ per sciogliersi: “Ciao amici, mi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Il Principe è tornato fra noi, con mezzora di ritardo. Inizia senza proferire parola. Ma il Principe è così... ci vuole un po’ per sciogliersi: “Ciao amici, mi dispiace che siete così lontani, ma i teatri sono così”. Ed è così che De Gregori ammalia un gremito Teatro delle Muse.










Dopo 45 anni di carriera il tempo sembra aver avuto un effetto decisamente positivo, come succede con il buon vino. E così risulta davvero godibile la tappa anconetana di questo live “Vivavoce”, che porta sul palco il doppio album in cui rivisita con arrangiamenti inediti 28 tra i più importanti e significativi brani del suo repertorio. Si comincia con “Finestre rotte“, seguita da “Viva l’Italia“, “Il panorama di Betlemme“, “Caterina“, “Un guanto“, “Bellamore“, e poi una splendida versione de “Il canto delle sirene” che De Gregori non offriva live da tempo, per lasciare spazio a una sempre incredibile. “La leva calcistica della classe ’68“. I brani hanno tutti un nuovo look, De Gregori con “Vivavoce” ha voluto crearne delle nuove versioni che a volte sembrano far andare la platea fuori tempo. A proposito del suo pubblico: è quello che canta a memoria Rimmel e La donna cannone, ma ci sono anche un bel po' di ragazzi, incuriositi e ammirati da tanta aristocrazia e grazia musicale. De Gregori canta poesie e regala emozioni, alternate a momenti più scanzonati e divertiti, sempre accompagnati da giochi di luci perfettamente in sintonia con ogni singolo brano.



C’è anche “La ragazza e la miniera“, immancabile “Generale“, poi “Titanic“, “Buonanotte Fiorellino” e “Vai in Africa Celestino” che sembrano chiudere il concerto, ma non possono mancare “Alice“, “La donna cannone”, “Rimmel” fra gli applausi e il tripudio finale per il Principe allegro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico