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FERMO - Ci sarà anche Mendelssohn tra le composizioni musicali eseguite nel concerto inaugurale dell’anno accademico del Conservatorio Pergolesi di Fermo. L’evento è in programma alle 18,30 di oggi, al teatro dell’Aquila di Fermo organizzato dall’istituzione formativa in collaborazione con la Rete lirica delle Marche e il Comune (10 euro intero, 5 ridotto, gratuito per studenti e docenti conservatorio, info 07342284295).
I protagonisti
Il concerto vedrà protagonisti i solisti e l’orchestra del Conservatorio, diretti da Daniele Agiman, direttore artistico e principale dell’Orchestra Rossini di Pesaro, e la Pergolesi Big Band diretta da Mauro De Federicis. Un programma che spazierà dalla classica alla jazz. Si comincia con quest’ultima, un omaggio a Charles Mingus, uno dei Maestri che hanno contribuito a scrivere la storia della musica jazz. «Un tributo – spiega De Federicis – che abbiamo sentito di fare. Lo scorso anno ricorrevano i 100 anni dalla nascita del grande contrabbassista e compositore statunitense.
Ad aprire il programma jazz saranno anche le sonorità brasiliane, in brani come Falando de amor, Eu sei que vou te amar e So dan C o ancora samba di Jobin. L’omaggio qui è a Gal Costa, a una delle più importanti cantanti del genere, scomparsa non molto tempo fa. Ancora studenti protagonisti con la parte lirico–sinfonica. Per la lirica in particolare due allieve canteranno un brano ciascuno e potranno confrontarsi con l’orchestra e due colleghi professionisti segnalati dalla Rete Lirica delle Marche. Le due soprano del conservatorio sono Margherita Hibel (“Sul fil d’un soffio esteso” dal Falstaff) e Gloriela Villalobos Torres (“Io son l’umile ancella” dall’Adriana Lecouvreour). Cantati anche “Ella giammai m’amò” dal Don Carlo (baritono Andrea Concetti) e “Ah forse è lui” da La traviata (soprano Karen Gardeazabal). L’orchestra e i solisti del conservatorio, diretti da Agiman, eseguiranno la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” di Felix Mendelssohn-Bartholdy.
I commenti
«L’apertura – commenta Agiman – del conservatorio al jazz e alla lirica è ottima per la didattica. Qui a Fermo ci si prepara bene per la lirica e qui ho visto i docenti fare anche i tutor, gli allievi vivono un’esperienza formativa». La musica è la lingua che fa dialogare il Pergolesi di Fermo con tutta la comunità fermana e quella artistica. «Il concerto di inizio anno – commenta il direttore del conservatorio Nicola Verzina – è da sempre un punto di incontro. Un modo per far conoscere il nostro amore per la musica». Il presidente del Pergolesi Igor Giostra ricorda poi l’importanza del concerto: «Un’occasione per far conoscere l’alto profilo del Conservatorio».
La collaborazione tra il Pergolesi e la Rete lirica delle Marche finora ha permesso a quattro studenti di lavorare. «Siamo nei teatri di Fermo, Fano e Ascoli», ricorda Luca Marziali presente per la Rete lirica. «I nostri allievi – dice la docente Cesarina Compagnoni – riescono a confrontarsi con il mondo del lavoro. Quattro nostri studenti, maestri pianisti, hanno lavorato nella Rete Lirica delle Marche». Sono Emma Principi, la prima ad esibirsi con i professionisti, oggi già diplomata, poi Irene Filiaggi, Matteo Giorgetti e Chiara Vallati. «Positivo – chiude l’assessore alla Cultura Micol Lanzidei – il coinvolgimento di giovani e comunità».
Corriere Adriatico