Pesaro, faceva prostituire la figliastra minorenne dopo averla violentata. Il patrigno orco (54 anni) è già in carcere per abusi sessuali, ora c'è una nuova accusa

Pesaro, faceva prostituire la figliastra minorenne dopo averla violentata.
PESARO A processo con l’accusa di aver indotto la figliastra a prostituirsi. Ieri l’udienza davanti al tribunale dei minori di Ancona, per un 54enne pesarese che deve...

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PESARO A processo con l’accusa di aver indotto la figliastra a prostituirsi. Ieri l’udienza davanti al tribunale dei minori di Ancona, per un 54enne pesarese che deve rispondere della pesante accusa. Tutto è scaturito da un processo per violenza sessuale nei confronti della figlia della ex compagna (all’epoca dei fatti 17enne).  


La condanna


L’uomo si trova in carcere perché già condannato anche in appello per gli abusi sulla figliastra. Secondo questa nuova accusa il 54enne avrebbe anche cercato di indirizzare la ragazzina alla prostituzione. Elementi erano emersi già nel corso della prima indagine. La vittima aveva raccontato che in un’occasione l’avrebbe portata in macchina in un posto appartato e lì l’avrebbe costretta a consumare, alla sua presenza, un rapporto con un suo conoscente, in cambio di 50 euro. Gli inquirenti hanno verificato e indagato su quel racconto fino a produrre la nuova accusa. Stando alle indagini, il 52enne avrebbe organizzato diversi incontri tra la figliastra e uomini adulti con i quali aveva rapporti. E sempre sotto lo sguardo del patrigno che alla fine riscuoteva. Avrebbe anche detto quali vestiti doveva indossare la figliastra per essere provocante. Tra i posti scelti per gli incontri clandestini anche la stazione del treno e persino un sexy shop. Ieri la giovane, oggi maggiorenne, si è costituita parte civile tramite l’avvocatessa Mara Roccisano che ha chiesto 15 mila euro di risarcimento. L’imputato, difeso da Michele Mariella, ha chiesto l’accesso al rito abbreviato che verrà discusso a ottobre, momento in cui produrrà la sua difesa. Sia in primo grado che in appello il 54enne aveva ricevuto la condanna a 8 anni per le violenze. All’età di 14 anni, l’uomo avrebbe iniziato ad abusare di lei. Prima palpeggiamenti, poi contatti sempre più espliciti e spinti. Rapporti che si sarebbero consumati quando era solo in casa con lei. E secondo l’accusa ciò sarebbe avvenuto anche sotto l’effetto di alcol che lui le avrebbe fatto bere. Era entrato nella famiglia più di dieci anni prima circa come nuovo compagno della moglie. Poi le sue attenzioni si sono spostate anche su quella ragazzina. Un incubo che sarebbe durato tre anni fino a venire a galla in tutta la sua crudezza. 


Le prove


Tra le prove anche foto e una registrazione audio di atti sessuali consumati in auto. L’uomo ha sempre negato, dicendo che in quella occasione avrebbe praticato auto erotismo. La corte d’appello ha confermato la condanna a 8 anni e 45 mila euro di risarcimento alla figliastra. Ora questa nuova accusa.

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Corriere Adriatico