MAIOLATI SPONTINI - Parlare di un buon debutto è poco. Che le Marche portino fortuna per le partenze dei tour è ormai risaputo. Ma la data zero della...
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Una serata di grande intensità, per la soddisfazione dell’organizzatore Paolo Notari. Sul palco zero sbavature, neanche i classici inconvenienti del debutto, tutto è filato liscio, forse perché non era quello il problema, non era concentrata lì l’attenzione di Ruggeri e dei suoi musicisti. Del resto dobbiamo sempre ricordarci che stiamo parlando di un artista che ha pubblicato 32 album e venduto quattro milioni di dischi. Presenti fra il pubblico il grande ex campione dell’Inter Evaristo Beccalossi, con il cantautore albanese Ermal Meta e il giovane cantante Antonio Maggio, tutti reduci dalla partita della Nazionale Cantanti disputata nel pomeriggio a Fano. Seduti in platea anche l'on. Lodolini, il sindaco di Macerata Carancini e quello di Maiolati Domizioli.
Davvero un "Un viaggio incredibile" (come recita il titolo) il concerto di Ruggeri che parte subito ammaliando la platea con i brani del nuovo omonimo album, alcuni dei quali suonati al pianoforte. Emoziona la rivisitazione stupenda di Ta-pum, “in trincea” nella notte, con tanto di lanterna del soldato. Resta impressa nel cuore La badante, un quadro destinato a finire in una galleria di ritratti al fianco di classici come “Il portiere di notte”. Ruggeri mostra grande modernità nel rileggere “Prima del temporale” o “Polvere” in chiave underground, sporcandoli con sfumature indie, quasi a reinterpretare in chiave attuale la sua linea punk degli esordi. In mezzo anche una dedica a David Bowie, prima di passare alla dinamica uomo-donna descritta dalle due prospettive diverse con “Quello che le donne non dicono” (cantata per larghi tratti solo dal pubblico) e “Ti avrò”. “I dubbi dell’amore” ripropone sonorità elettroniche soft punk, mentre “Il mare d’inverno” sembra cantata con un’intensità particolare forse per via della vicinanza al luogo dove quella canzone è nata, Marotta.
Il pubblico è ormai già tutto in piedi quando arriva il bis, decisamente rock. Applausi per “Il primo amore non si scorda mai”, successo della ottima performance sanremese. E tripudio finale con un tris d’assi calati a suggello di un concerto praticamente perfetto: “Peter Pan”, “Contessa”, “Mistero”. Non resta che l’immancabile selfie dal palco con il pubblico alle spalle, autografi e scatti per tutti, cena di fine concerto con amici e band, a brindare insieme al nuovo tour che parte. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico