Claudio Baglioni in concerto a Fermo con “Dodici note solo bis”, due con i grandi successi senza tempo

Claudio Baglioni in concerto a Fermo con “Dodici note solo bis”, due con i grandi successi senza tempo
Esattamente 365 giorni dopo, Claudio Baglioni torna al teatro dell’Aquila di Fermo. Domani, giovedì 2 febbraio, alle ore 21, il cantante farà nuovamente tappa...

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Esattamente 365 giorni dopo, Claudio Baglioni torna al teatro dell’Aquila di Fermo. Domani, giovedì 2 febbraio, alle ore 21, il cantante farà nuovamente tappa nelle Marche con il suo Dodici note solo bis tour.

 

Il tour


Baglioni torna a Fermo dopo esserci già stato lo scorso anno con il Dodici note solo tour, che, ricorda l’artista, gli ha fatto percorrere «25mila km in cento giorni cantando e suonando per sei sere a settimana, senza mai provare un istante di noia o stanchezza, o cadere nella trappola della ripetitività». Emozioni a non finire per tutti coloro che lo hanno ascoltato, e anche in queste settimane del nuovo tour nei teatri il pubblico di tutte le età non smette di applaudirlo e di acclamarlo, in un clima forse più intimo, che Baglioni espressamente dice di apprezzare. «Mi sono goduto - commenta Baglioni - i kolossal con centinaia di persone in scena, ma qui c’è una dimensione intima, da camera. 72 concerti, tutti debutti, niente repliche. Vado a cercarmi il pubblico città per città godendomi la meraviglia dei teatri all’italiana». Oltre due ore di concerto sono forse poche per ascoltare le sue canzoni, che il cantautore, osserva, «sono oltre 300 quelle che ho scritto, e la possibilità di cambiare scaletta ogni sera, per complici solo un pianoforte, un piano elettrico e un digitale: un valzer nel tempo». L’artista ammette che a volte vorrebbe scegliere i titoli da cantare con un’estrazione a sorte per non dover affrontare il problema della decisione.


Il concerto


Protagoniste, domani, saranno la straordinaria voce di Baglioni, e la sua musica, fatta, come lo scorso anno, con tre tastiere, «con le quali cerco di portare da solo un’orchestrazione fatta quasi di stati d’animo, di riverberazioni, di aggiunte, lontane però anche presenti all’orecchio degli ascoltatori». Ciascuno dei tre strumenti compone il racconto che Baglioni fa delle sue canzoni attraverso il passato, il presente e il futuro. E mentre chi è seduto ad ascoltare ed emozionarsi al ritmo di brani come Tu come stai, Piccolo grande amore, Strada facendo, La vita è adesso, Mille giorni di te e di me, Amore bello, Via, Avrai, Sabato pomeriggio, E tu, Io me ne andrei, e tanti altri successi del cantautore romano, ai suoi occhi «è come se i teatri, coi loro balconi, logge, palchi, diventassero delle corti in cui radunare e far incontrare le persone, sorprendendole, a mani nude». Le persone sono portate a fare un viaggio indietro nel tempo, ripercorrendo suoni, timbri, emozioni della sua lunga carriera, fatta anche di quelle canzoni meno conosciute ma che per Baglioni sono comunque «tra le cose migliori che ho fatto». La sua carriera lo ha portato anche a presentare Sanremo e, nei mesi scorsi, gli ha fatto ottenere il premio Tenco.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico