ROMA - "Il 15 ottobre del 2007 e 27 novembre del 2009, il mio cuore s'è fermato. Sono morto. NOn ho mai visto un tunnel di luce, ma ho visto un abisso di...
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"Ho iniziato a sentire una matassa di voci, poi ho riconosciuto quella di una mia sorellina cara, Mariele Ventre (storia direttrice del coro dell'Antoniano) che mi dicevano stiamo qui stiamo bene, ti vogliamo bene e ti aspettiamo. Ma la voce di mia madre, subito dopo, che diceva non adesso! E così sono tornato indietro e mi sono ritrovato con gli stessi dolori che avevo prima". E' un racconto intenso quello di Tortorella che colpisce gli ospiti in studio come Sandra Milo: "Le persone che abbiamo amto nella nostra vita non ci lasciano mai completamente. Sono angeli, mi parlano, li sento nella mente e sono un conforto".
Più scettico Alessandro Cecchi Paone: " Sono felice che lui sia qui, siamo tutti figli di Mago Zurlì, ma Cino non è mai morto. Se fosse morto lui sarebbe un fantasma e invece è qui assolutamente in carne e ossa. Gli arresti cardiaci o gli infarti producono anche dei momenti di arresto della circolazione che non coincidono con la morte, la morte arriva molto tempo dopo, quello che lui ha visto è identico a quello hanno raccontato centinaia di persone che sono state rianimate".
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Corriere Adriatico