Cagli abbraccia Wim Wenders Il regista riceve il Bronzo Dorato

Il regista Wim Wenders con la moglie a Cagli insieme agli organizzatori di Animavì
CAGLI - È Wim Wenders il terzo regista a ricevere il Bronzo Dorato alla carriera del festival Animavì, dopo Emir Kusturica (2016) e Aleksandr Sokurov (2017)....

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CAGLI - È Wim Wenders il terzo regista a ricevere il Bronzo Dorato alla carriera del festival Animavì, dopo Emir Kusturica (2016) e Aleksandr Sokurov (2017). Registi tra i più grandi del panorama mondiale che hanno lasciato segni indelebili nella storia del cinema contemporaneo e che ogni anno accolgono l’invito del direttore artistico Simone Massi e dello staff di Animavì, attribuendo al festival, già dopo solo 3 edizioni, una caratura mondiale. Wenders sarà accompagnato dalla moglie Donata, fotografa di fama internazionale. «Universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi del nostro tempo, Wim Wenders è un poeta del cinema che, con la sua opera, ci accarezza il capo e sussurra parole di speranza», ha evidenziato lo stesso Simone Massi. 

La cerimonia di premiazione si svolgerà oggi al Comunale di Cagli, con inizio alle 17.30, condotta da Luca Raffaelli e vedrà la presenza del montatore Roberto Perpignani e del poeta sardo Andrea Melis. A seguire la proiezione speciale del film ‘Il sale della terra’, uno dei docufilm più intensi del regista tedesco, ispirato dalla potenza lirica della fotografia di Sebastiao Salgado, che ne traccia l’itinerario artistico e umano, co-diretto da Wenders Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell’artista. Wenders è sicuramente tra i più originali e conosciuti registi tedeschi contemporanei: il suo modo di fare cinema lascia allo spettatore ampio spazio alla riflessione. Non è un caso, infatti che la sua filmografia sia stata definita “un labirinto del pensare”. Le storie di Wenders, che è anche sceneggiatore e produttore, prendono spunto spesso anche da storie banali da cui l’autore coglie l’occasione per entrare in una dimensione personale e intimistica proiettata in un’ottica di introspezione profonda dell’animo umano. Una narrativa affidata ad una poetica lentezza delle sequenze che segnano quasi dei fermo immagine atti a scandire lo scorrere naturale del tempo, in una purezza di immagini assolutamente unica. 

Simone Massi e Mattia Priori, insieme al presidente dell’associazione Ars Animae Leone Fadelli e tutti i ragazzi dello staff hanno accompagnato, venerdì e sabato, il grande regista e sua moglie Donata a conoscere la terra che ispira il festival: da Fratte Rosa, a San Lorenzo in Campo ‘capitale’ del farro, con cena alla farroteca dell’azienda Monterosso. Ieri mattina il tour è arrivato nella vicina provincia di Ancona per visitare un borgo in cui il tempo sembra si sia fermato: Loretello di Arcevia. Wenders è rimasto estasiato da tanta bellezza: «Sono molto colpito da questi posti meravigliosi e dalle persone che sono tanto attaccate e orgogliose del loro bellissimo territorio. È un enorme piacere essere qui, l’accoglienza è squisita». Ieri pomeriggio, il regista tedesco ha visitato anche il monastero di Fonte Avellana, e la giornata si è conclusa al castello della Porta di Frontone. Oggi è prevista la visita ai Bronzi dorati di Pergola.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico