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CAGLI - È curiosa la coincidenza tra il tema al centro dello spettacolo e il fatto che segni l’inizio della stagione di Cagli: “Smarrimento”, il monologo scritto da Lucia Calamaro appositamente per e con l’attrice anconetana Lucia Mascino, è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare e inaugura sabato, 29 gennaio, alle ore 21 il ricco cartellone del Teatro comunale.
«Lo spettacolo è un’affettuosa presa in giro di ogni artista e in particolare rivolta proprio a me e la Mascino», racconta la Calamaro. «Ogni inizio creativo si apre su una bella crisi creativa: dopo, nel percorso di creazione, ce ne sono altre 3 o 4 e forse, occasionalmente, si arriva a qualcosa che vale la pena scrivere, tutto il resto è noia. È un modo, grazie anche agli straordinari tempi comici di Lucia, di mettere in scena un tema che non è molto trattato: la paura di non aver più niente da dire». Il testo parla infatti proprio di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. Questo topos fiorisce attraverso la figura di una scrittrice in crisi, oramai da un po’, che ha dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai, perché non riesce ad andare avanti. E quando non si riesce a continuare, non si può che ricominciare.
I testi della Calamaro scavano molto nel profondo di ognuno di noi, quasi come una “terapia” psicologica per porsi le domande giuste. Forse proprio perché, come lei stessa ammette, «fin dalla creazione, penso sempre all’appuntamento con il pubblico, sperando di trovare consenso, ma soprattuto di fare breccia dentro le loro teste: mi piace essere il rimbalzo per tornare a se stessi». Il monologo “Smarrimento” (che ha debuttato nell’autunno 2019), ha segnato l’incontro artistico di due indiscutibili talenti: da una parte una delle più interessanti drammaturghe e registe italiane contemporanee, vincitrice di tre premi Ubu e del premio Hystrio alla drammaturgia 2019, che ha scritto e diretto, negli ultimi anni, testi innovativi e molto apprezzati dal pubblico e dalla critica, dall’altra Lucia Mascino, attrice poliedrica e sui generis, la cui carriera spazia dal teatro (con cui ha iniziato e al quale si è unicamente dedicata per metà della sua carriera), alla televisione, al cinema sia d’autore che popolare.
In “Smarrimento”, con una affascinante e intrigante presenza scenica, la Mascino è in grado di catturare l’attenzione del pubblico offrendo, con ironia graffiante, uno spaccato umano di grande intensità.
Corriere Adriatico